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Visualizzazione dei post da febbraio, 2013

28 febbraio

Oggi il papa si dimette, il canone scade, la mia amica Catena pubblica il suo nuovo libro  "Dacci oggi il nostro pane quotidiano.", esce il film di Salvatores " L'educazione siberiana" e io vado a godermi a teatro, lo spettacolo di Scanzi sul grande Gaber. Un complicato accordo junghiano mi avvolge. Sarà un giorno di analisi, di grande analisi.

ITALIANI AL VOTO

IMMAGINO CHE IN QUESTO MOMENTO, CI SIANO MOLTI  ITALIANI CHE STANNO FACENDO L'AMORE, O SOLTANTO DEL SESSO. SI, VA BENE, LA DIFFERENZA CI STA. MA A LATO PRATICO SONO DUE CONCETTI, COMUNQUE MERAVIGLIOSI. A MENO CHE UNO DEI DUE PRATICANTI ABBIA IN ATTO, UN FASTIDIOSO HERPES.. RESTA IL FATTO CHE CI AVVOLGE TOTALMENTE, CI SI AVVILUPPA NEL GROVIGLIO, E NON SI RIESCE PROPRIO AD USCIRNE. A MENO CHE NON CI SIA UNA COSA IMPORTANTISSIMA DA FARE, TIPO CHIAMARE LA MAMMA, SPEGNERE IL GAS, E ANDARE A VOTARE

Un'urgenza tranquilla: Simona Molinari

Lo swing è un tipo di sonorità che ti fa smuovere il bacino. Per forza. Hai un' urgenza di farlo. Ma è un qualcosa di tranquillo, nel senso che ti porta a farlo, senza esagitazioni. Ci sono varie questioni, intorno alle quali sarebbe opportuno decidere nella vita, ma la smania che ti prende quando senti questa musica, non si può decretare a tavolino. Adoro Simona Molinari, la cantante talentuosa dell'ultimo Sanremo, quando la sento emettere note, mi esplode l'allegria in corpo, e comincio a ballare. Ma con calma.

Hemingway docet

Quello che mi da "lo scrivere", non si può descrivere. Non c'è orario, ne posto, ne situazione adatta. Mi viene da farlo e lo faccio. E vado su un altro pianeta, altrove. Non si può spiegare una passione, non si può definirla, ce l'hai e basta, e ti fa stare molto bene. Certo non scriverò mai "guerra e pace", e non vincerò il pulitzer come HEMINGWAY. Però io e lui, abbiamo una cosa in comune. Giuro. Anch'io, quando guardo dalla finestra, devo spiegare a mio marito che sto lavorando.

Donne scontate o uomini con poca fantasia?

Vedo donne che si sentono al tramonto di qualcosa. Un po' "fuori target". Questo succede quando chi ci circonda, ci vede un po' scontate. Lì, comode, a disposizione, ma sorpassate da una partita di calcio, dall'eccitazione per una macchina nuova, da paio di scarpe nuove.. Dall'abitudine anche, e dal sapere che comunque, "siamo lì". Triste vero? Magari abbiamo messo su qualche chilo per la menopausa, o forse cuciniamo sempre le stesse cose, alle finestre abbiamo le stesse tende, ripetiamo gli stessi riti anche tra le lenzuola, e ci accorgiamo che il compagno ci fissa come per dirci: chi è questa vecchia che mi son messo per casa? E allora  le ricorrenze, i natali, passano : "comprati quello che più ti piace" ti dicono.. Senza capire che un fiore anche rubato per noi, e messo lì sul comodino, ci farebbe ricordare, che per loro, esistiamo.

Donne Multitasching

Non so se si scrive così. Sono ignorante. Ma ho gli occhi per vedere che le donne di oggi sono multitasching. Certo ci sono molte che fanno finta di essere "qualcosa", ma altre lo sono veramente: "qualcosa". Molte altre ancora, mettono la password "principessa", e per un po' entrano in quella vita e fingono di esserlo. Resta il fatto che FANNO. Interagiscono con la vita e le persone, con le cose e le situazioni, CI STANNO DENTRO. E risolvono la vita. Non solo la loro, s'intende. E' questo il punto.

Ciao Manu

Ieri ho lasciato che la giornata passasse. Il punto non era negare il dolore che quel giorno, mi poteva provocare. Era viverlo buttandolo lì, sommerso da  molte altre cose, un lavoro che filava liscio, i panni asciugati da piegare, delle mail da leggere, un vetro da pulire. Viverlo naturalmente, senza eluderlo, sorpassarlo, magari mettendoci una porta, una via d'uscita. Per poi prendere, e andare. Oltre. Oltre lo sconquasso di un ricordo di una morte assurda. Odio le ricorrenze, ma ci sono. Ieri sera mi sono mangiata una rapa rossa, mentre la tagliavo mi scendeva la lacrima, ho respirato forte, tirando su con il naso. Ho sparecchiato in silenzio, ringraziando che il giorno fosse finalmente finito, ho riposto i piatti nella lavastoviglie. E il rosso della rapa, si è trasformato in un cuore. Ciao Manu.

L'agenda Rosi

Come Monti, ho anch'io la mia agenda. In questo periodo di "sindrome influenzale", dove intere famiglie sono a letto, le donne emergono. Anche per forza, s'organizzano. Se ti ammali in concomitanza con il resto della casa, t'arrangi. Magari sei sui "38" anche tu, ma nella guerra delle lineette, la tua  febbre conta meno. Oh, dopo aver partorito  non vorrai mica lamentarti per così poco? Ci provi a farti una mezza giornata nel letto ma poi ti senti in colpa, e ti trasformi in una crocerossina. Il thè, i farmaci a orari precisi, la borsa dell'acqua calda, il brodo caldo, i pigiami da cambiare, la casa da aerare. Poi tutto ti reclama. Inutile raccontarsi balle. Quando tutti dormono, invasi dai microbi, passi davanti alla tv e anche per giustificare un canone pagato, l'accendi. E allora ti accorgi che sono nati tantissimi programmi di cucina, dove gli uomini cucinano. In tv. S'intende.

I proverbi della nonna.

Oggi è la Candelora, teoricamente se ci fosse il sole saremmo fuori dall'inverno. Ma piove e c'è il vento, di conseguenza, stando al proverbio, ci siamo ancora un bel po' dentro. Questo mi fa pensare alla mia nonna. Che si alzava, guardava il cielo, e decideva. Se stendere i panni, se seminare, se raccogliere. Mi ricordo che mi bagnava la frangetta con la saliva, prima di andare a scuola. E poi mi diceva: se torni e hai ancora la riga, vado a raccogliere le lumache. Gli impegni erano così scanditi dal tempo, e dalla natura. Che bei tempi! A volte me la rivedo dietro una radio in legno che sussurra una canzone, intenta a sferruzzare. Con quegli occhi sul mondo, ad insegnarmi la vita.