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Visualizzazione dei post da 2014

Un Natale assottigliato

Sono arrivati anche quei giorni dove, da bambina, contavo i minuti. Ora il Natale da adulta ha un altro spessore, è strano, incompiuto, sottile. Si è assottigliato con il tempo. Non vi nascondo che stamane non mi sarei alzata dal letto, e l'ho fatto solo perchè mi scappava la pipì. Poi il resto è venuto da se', la colazione leggendo i messaggi, il riordinare casa, il controllare di non aver dimenticato nessuno, appeso all'albero di Natale.. Ora mi ricostruisco la faccia, un'immagine serena che ultimamente non mi appartiene ed esco di casa. Auguri.. auguri.. e baci e abbracci. E farò tutto secondo copione, come se fossero davvero: "giorni speciali".

Per questo Natale, regaliamo energia e tempo a chi ne ha bisogno..

Doniamo il nostro tempo e la nostra energia in questo Natale. Sono le risorse che abbiamo dentro noi, una buona idea, solidarietà e sorrisi. Mani. Molliamo i perizoma rossi e i regalini inutili. E' squallido. Fidatevi. Fa tanto "povere donne". Forza quindi, diamoci dentro. Siamo state in piazza a manifestare contro le senza talento, contro una genere di femmina che non ci appartiene, contro una mancanza di dignità palese, contro chi ha scelto di prendere le scorciatoie per arrivare. (Dove non si capisce) Se non ora quando? ..ci chiedevamo a febbraio del 2011. Ora archiviamole queste immagini e  facciamole un nostro tesoro. Diamo al mondo un altra immagine di noi. Andiamo avanti anche demolite dentro. Scendiamo in piazza per combattere il femminicidio, la violenza, gli abusi. Diamo il nostro contributo ad associazioni per la ricerca, a iniziative per la vita. Difendiamo la nostra libertà di essere donne libere, femminili, prendiamo una direzion

Ho un talento: so dondolare.

Non puoi condurre una gran vita, se non hai qualche slancio, se non dondoli, se resti in equilibrio costante, se hai solo certezze e mai dubbi. Non puoi. La cosa più importante è affermare l'aspetto positivo delle cose, anche di quelle negative. E non è una contraddizione in termini, è un modo per salvarsi. Quando possiamo tollerare di "non avere controllo", possiamo lasciare spazio ai miracoli, non sapere, rende possibile il sapere, essere possibilisti è come aprire una finestra al futuro. Anche all'incerto. Si cambia nella vita, solo se ci muoviamo, dondolando sui nostri pensieri, sulle nostre convinzioni.

Ho capito che si muore

L'ho capito da poco, però l'ho capito che si muore. E che si piange, che si ama, che si sta insieme davvero. Che alle persone bisogna sempre dire: grazie per la visita. Che le parole rimbombano dentro me, che le persone mi rimangono dentro. Che al male si rimedia, e al bene non si rimedia. Perchè ti si conficca nella pelle, e non perdi i pezzi quando ce l'hai. Per fortuna. Che l'elemento umano sa stimolarti a non pensare troppo, che può succedere, prima o poi, si muore. E ho capito che ci sono le notti, e ci sono gli uccelli, il sole e la pioggia, le stagioni, il profumo della vita, il mattino e il cammino. E che si deve vivere e mai sopravvivere, perchè a morire si fa sempre in tempo.

Bisogna denunciare

In questa settimana si è parlato molto di violenza sulle donne. C'è un problema di sviluppo culturale in questo paese, il ruolo della donna non è  la donna oggetto, non si può possedere una donna, non si può. Noi madri abbiamo un ruolo importante, dobbiamo insegnare il rispetto ai nostri figli. Parte tutto dal rispetto, noi donne non siamo qualcosa da possedere, e non possiamo rinunciare ad essere quello che siamo, per un marito, un compagno geloso. L'amore è altro, non può passare attraverso uno schiaffo o un gesto aggressivo. Punto. Ultimamente va di moda sfigurare le donne, vi rendete conto? "Se non ti posso guardare io non ti guarderà più nessuno" questo ha detto un uomo alla sua ex. Sua capito? Sua.

BIAGIO: quanto tempo ancora?

Domani sera è la sera di Biagio. Nel mio libro "Le donne l'han sempre saputo" c' è anche lui, nel capitolo dal titolo di una sua meravigliosa canzone: QUANTO TEMPO ANCORA.. Racconto come a noi donne certi incontri "ci rimbalzano tra i sensi", in una compenetrazione di sensazioni che non sempre, riusciamo a scrollarci di dosso, anche dopo tanto tempo.. E menomale.. Non so se ho reso giustizia ad una canzone così bella, ci ho provato. Adagio BIAGIO..ti aspettiamo, ma  fai con calma.. Prepara quella tua voce spezzata e carica di buono, condiscila di sensazioni dolci, fai confluire le tue sonorità con i tuoi magici testi. Uomo di spirito impastato di poesia e libertà. Materia rara, di questi tempi.

Biagio: SAPESSI DIRE NO

Avrai la voce rotta dagli sconvolgimenti del cuore anche tu, come tutti quelli che ti seguono? Per me, e per tutti quelli che hanno recepito il tuo monito: "sapessi dire no.." sei qualcuno che fa pensare. Perchè le parole che ascolti alla radio mentre guidi la macchina, non passano sempre inosservate. Ti frullano per la testa tutto il giorno, ti girano e rigirano tra le labbra e il pensiero, e un po' le fai tue. Io credo che devi sapere che lanci messaggi, e che qualcuno li raccoglie. Se sono più forte, se ho una dignità che sto difendendo, con le unghie e  con i denti, lo devo anche a te. Il potere delle canzoni non è solo musica che passa da un orecchio all'altro. Adesso per esempio hai sfornato per noi "dolore e forza", ecco. "Benedetti colori che l'amore scompone".. già..

Buon lunedì

Buon pomeriggio a tutte le esistenze. Oggi è lunedì, il mio lavorativo comincia ora. Perchè la passione per la scrittura, la telefonata all'amica del cuore, i sogni che ho, sono gioie senza prezzo per cui non ho cartellini da timbrare. Sono una donna fortunata, so intravvedere in una patata, un cuore.. Auguro a ognuno, senza nome, senza tempo e senza luogo, di intraprendere il viaggio dentro se'. Vi mando una carezza, che ha incluso il pensiero, se poi si materializzerà sul vostro viso, ne sarò felice. Sicura che la vostra anima, l'accoglierà.

Il passatempo

Dicono che quando ti accorgi di essere solo un passatempo, per un uomo, devi solo scegliere se smettere di soffrire prima,  o dopo. Meglio prima.

DONNE SFUMATE

Ho una fotografia delle donne che mi scrivono, un po' sfumata. Ieri una ragazza mi ha detto: "ora che è cotto a puntino, fuggo, mi faccio desiderare.." Sedotto e abbandonato. Quando una donna arriva ad affrontare la conoscenza di un uomo attraverso tattiche, ha perso. Questo è un mio pensiero, è chiaro, ma perchè usare strategie per farsi amare? Essere se stesse, tirare fuori lo scorrere delle emozioni, provare qualcosa e dirlo, non sarebbe tutto più semplice? Perchè mostrarsi "delle altre"? "Guarda, io vorrei sdraiarlo ogni volta che lo vedo"..mi dice " ma poi fingo di avere un impegno importante e non rispondo nemmeno al cellulare.." Boh! Gli uomini che mi scrivono invece, mi sembra di capire, vorrebbero essere sedotti attraverso l'ascolto o magari anche con il rispetto dei loro silenzi e con una condivisione di pensiero. Altri si accontenterebbero di una carezza, di uno sguardo complice e rassicurante. E noi

Rispettatevi.

Oggi, per la mia rubrica sulla Voce di Rimini, ho ricevuto 7 mail di donne ,  (dico 7!)"messe in stand-bay" da uomini..distratti. Ora, anch'io a suo tempo ho ammesso questa similitudine..ma adesso vi dico: puntate alla prima fila, evitate di essere "UNA DELLE".  Non condividete mai il comune concetto del superfluo, mai.  Siate UNICHE. E sudate dentro, piuttosto, nascondete lo sforzo di amare a fondo perduto, arrotondate per eccesso, evitate complicazioni interne e sanguinose emorragie del cuore. E accudite per benino il vostro giardino, annaffiatevi. Strappate le erbacce e esponetevi al sole. Rispettatevi.

A volte ci piove dentro

Oggi avevo un unico impegno. Riprendere la chiacchierata con la mia salute.  A volte capita di dovertene occupare.  Così mi sono trovata in un ambulatorio medico per sole donne.  Uno di quelli dove l’aria è palesemente pesante,  dove si percepiscono sospiri spezzati,  e si ha la sensazione di essere in uno spazio pieno di dubbi. Nei volti di altre donne, come me in attesa di un verdetto,  ho letto angoscia, precarietà di programmi e di pensieri.  Come se l’incertezza del momento, non consentisse progetti,  se non a tempo determinato.  Mentre gli occhi s’incrociavano in un comune destino,  ho scorso comunque sorrisi, tanta umanità e solidarietà femminile. I quadri alle pareti citavano l’importanza della prevenzione, invitavano in qualche modo a non disperare,  ma l’ansia di quegli attimi credetemi, rimarrà in me per sempre.  Così come quegli occhi lucidi, lo sguardo segnato da notti insonni,  gli sforzi delle infermiere,  nello stemperare il

Le 6 e 26

E' anche  il titolo di una canzone di Cremonini. Ho scritto fino ad ora. La passione per qualcosa tiene svegli. E' un pretesto per tenermi viva. In mancanza d'altro, niente come la grammatica mi fa compagnia, i sinonimi mi aiutano a non pensare, le metafore mi vengono fuori come lumache dopo la pioggia. Di notte è tutto più bello e magico. Di notte posso osare. OSARE..verbo decisamente fantastico.

Ci sono tanti cieli

Ci sono tanti cieli. Alcuni invasi da nuvole gonfie, altri così azzurri da sconvolgermi i sensi. I cieli striati invece mi ricordano le persone distanti, quelle che non sai mai se volergli bene o no, che lanciano stelle e ti prendono in pieno lo sguardo, per poi eclissarsi dietro scuse. I cieli lattiginosi mi fanno pensare alla mia infanzia, piena di masse scure, sfilacciate nel pensiero. Ci sono poi i cieli che ti sorridono, sono quelli che si mostrano come sono, che ti promettano pioggia e mentre tu sei lì ad accogliere le gocce sul viso, ti fanno sentire che ci sono.

Sticazzi!

" Una mappa del mondo che non prevede il paese dell'utopia, non merita nemmeno uno sguardo" scrisse Oscar Wilde Ho sogni e idee che mi fanno battere il cuore, eppure mi ha detto un'amica ieri: "alla nostra età, è tempo di rassegnarsi". "Sticazzi! " ho risposto io. Mi piace pensare che posso innamorarmi ancora, di un progetto, di un uomo, di una donna, di una canzone, di un lavoro. Che posso ancora essere presa ancora in ostaggio da sentimenti sospesi. Che posso ancora impazzire per un'idea, una casa da ristrutturare, un viaggio da fare. Perchè il sogno mi fa andare avanti, mi sposta sempre un po' più in la. Perchè la parola "rassegnazione", richiede una quantità enorme di lacrime da inghiottire. E faccio fatica a mandar giù anche solo la saliva.

Una donna in disuso di domenica.

Io alla domenica lavoro sempre, e trovo riposo in altri giorni. Oggi no, e mi sento una donna in disuso. Sono andata sul terrazzo e il cielo è di un grigio anonimo, osservandolo, mi sono sentita spiata da una nuvola, e una leggera accidia si è impossessata di me. Ho guardato le persone in strada non riuscendo ad incrociarne gli sguardi, forse qualcuno mi ha anche sorriso, ma ho trattenuto la confidenza.. La domenica passerà noncurante, eppure al di fuori di queste mura sono sicura che tutto avverrà come da copione, amori, disastri, mal di testa e sorrisi. Ecco i sorrisi. Quelli te li puoi fare anche rimanendo con te stessa, se sai volerti bene.

Pensami quando ti va

Dire: "pensami quando ti va è da deficienti". E' l'insicurezza che ci fa dire cose così scontate, banali, stupide anche? Perchè  imponiamo un nostro pensiero? Perchè vorremmo essere sempre presente dentro la testa di qualcuno. Amiamo il controllo. Punto. Se una persona ha voglia di fare un qualcosa, non c'è bisogno che tu glielo ricordi, che tu, in maniera un po' melliflua lo metta sulla strada di quello che a te interessa. Spontaneità. Se imponi, se indichi, se dirigi, non sei mai spontanea. Sei una manipolatrice. Brutta parola questa, non mi piace, vedrò di regolarmi..

Riscrivere la geografia del tuo cammino

Quando non sai più quello che c'è scritto dentro te, devi iniziare a riscriverti. Ridisegnare i tuoi fiumi, mettere delle montagne ai confini del tuo lago. Affondare le radici del tuo albero nella terra nuda, e annaffiarti di buonumore e saggezza, per poi cogliere i frutti di quello che hai seminato. Sapere bene in che mare sfoceranno le tue ansie, arginarlo se serve, con uno scoglio, e tutto intorno sabbia bianca e finissima a farne da cornice. E sopra di te dipingere un cielo luminoso, pieno di stelle, con una luna che fa capolino dietro ad una nuvola. Riscriversi si può. Riscrivere la geografia del tuo cammino, partendo da quello che sei. Tu, sola con una matita in mano. Infondo, chi  non ne possiede una?

Affetta dalla sindrome di PAV (parole a vanvera)

 Credo che sia racchiuso in un segreto,  l'arte del vivere.  Forse ci sono delle linee guida che ci permettono di farlo,  in maniera sicura?  Io non lo so,  so solo che a volte è impossibile decifrare il senso di ciò che ci capita,  perchè esistono le forze irregolari da combattere,  i mutamenti,  le contraddizioni che accadono,  che tu lo voglia o no.  Certo applicare delle leggi di comportamento,  ci mette al riparo da brutte sorprese,  ma l'imprevisto,  l'assurdo,  accade.  Ecco l'assurdo non lo capisco,  cioè il fatto che a volte non sia possibile tornare indietro,  rimediare a parole dette in un momento ormonale del cazzo..  L'assurdo non lo mando giù.  Io ho imparato poco fino ad ora,  certo fermarsi a guardare il sole,   invece di blaterare affette della sindrome di PAV  (parole a vanvera)   sarebbe più utile.

Grazie dei ricordi

Un cuore che si disintegra non si può più ricomporre. Si perdono i pezzi, per sempre. Si può delirare,  arrabbiarsi per aver sbagliato tutti i tempi, puoi dirti che non ha capito un cazzo di come sei dentro, puoi prendertela con le stelle, puoi sputarti in faccia perchè lo sapevi, puoi sentirti offesa e delusa  con l'entusiasmo e  il sorriso ai minimi termini e capire che ha  spento in te, tutto quello che ti aveva acceso. A volte ci si stanca di rincorrere chi non ci insegue, di fare e di disfare. Però si aspetta la luce e si vai avanti. Si parte per la luna e poi quando da lassù si guardano le distanze, si torna sulla terra . Infondo il non amore è molto semplice, uno ha voglia dell'altro, e l'altro no. Cosa c'è da capire? Niente. L'amore capita. Il non amore anche. Amare non è poi così strano,  ci si può innamorare anche da distratti. Ma è al non amore che non c'è soluzione. Allora quando non ci si può più proteggere da quello

IL MALE DI VIVERE

VASCO ROSSI ha sdoganato un malessere diffuso. Nel senso che parlarne è sempre stato un tabù, poi, quando lui ha deciso di confessare al mondo, il suo male di vivere, altri sono usciti allo scoperto. Qualcuno ha associato il suo disagio, a una fonte d'ispirazione a cui attingere, altri alla difficoltà di alzarsi alla mattina di un uomo che dalla vita ha avuto tutto. Massimo rispetto. Ho conosciuto tante persone comuni, attraversate da questa disforia. A giorni alterni anch'io mi sento "di vetro", trasparente, mi sono fatta la diagnosi da sola, soffro di un "disturbo esistenziale dovuto a conflitti interiori". Mi chiedo che cavolo si è rotto in me. Ma non sono depressa io, sto solo galleggiando. "SCUOTITI" mi han detto ieri.. Ho un crampo somatizzato dietro allo sterno, tanti amici, le vacanze, un lavoro, una famiglia.. "dici poco!" mi dicono.. eppure tutto questo, si stempera in una situazione tipo camminare sopra

Le pieghe del cuore

E' un qualcosa che non mi so spiegare, ma so di avere le pieghe nel cuore. Pieghe che non si stirano. Che sono lì perchè tutto torna, perchè non mi voglio ingannare, sono lì per accogliere chi amo. Mi servono per conservare il ricordo. Distante da un altro corpo io mi addormento, so farlo, ma il pensiero poi mi raggiunge e raggiungo, e nel sonno mi sciolgo, stretta stretta. E le pieghe, le mie pieghe, vengono accarezzate e guardate per intero. E mi accorgo così, che non c'è altra soluzione per conservare il contatto, e restare insieme ad una persona che non c'è: pensarla.

Il marito e l'amante: la teoria delle scarpe.

Mettiamo che  impazzisci  per un paio di scarpe bellissime, di quelle che mettendole, sfili come una dea sul red carpet, a punta, altissime, rigidissime, al massimo del fashion. Ti piacciono tanto, nell'istante stesso che fai due passi, godi anche, guarda, proprio una soddisfazione! Man mano che cammini  traballi, sbandi, ti senti come sulle uova, hai paura di cadere. E non vedi l'ora di togliertele perchè ti fanno un male cane, ti vengono i calli e le vesciche, e hai la schiena spezzata. Quindi ti sollazzi un paio d'orette, ma poi appena sei sulla porta di casa, le sfili impaziente e le lanci per aria. E ti rimetti le tue scarpe comode, finalmente.. e sospiri felice, e vai come un treno, corri su è giù per la casa in preda al delirio dell'abitudine, e fai e disfi, e ti senti tranquilla, sicura anche. Capisci che la linea sottile che ti divide tra l'irrazionalità, e la razionalità, è lì per te, a portata di mano. Allora decidi: que

Ironia indice d'intelligenza

Si dice che le persone ironiche hanno un senso dell'intelligenza spiccato. Anzi, studi confermano che chi sa usare quest'arma, non data in dotazione a random, vive meglio perchè sa ridere dei propri difetti e delle proprie fragilità. Il problema è che non sempre gli ironici vengono capiti, e se trovano persone permalose sulla loro strada, il dialogo latita. E si sa sa che il pour parler e la comunicazione sono fatti anche di botte e risposte taglienti, incisive, tipiche di chi se ne serve. Ma a volte per l'ironico sono solo botte.

Son soddisfazioni...

Aeroporto Fellini Rimini... son soddisfazioni..

SCOPERTE RISCHIOSE?

Sapevate che esiste una MOLECOLA DELLA MEMORIA? Bene, io l'ho scoperto leggendo di un tale TODD SACKTOR, che nel suo ruolo di scienziato neurologo americano, ha identificato un enzima che "fissa" i ricordi. Naturalmente ora altri scienziati stanno sperimentando sugli animali, e presto sull'uomo,una pillolina per dimenticare, un farmaco che aiuti a cancellarli. Si presume solo quelli negativi, ma io contesto, se devo pensare che il mio deposito di memorie, venga intaccato da una punturina, io poi dopo chi sono? E comunque, perchè mai non mi devo tenere anche quello che mi ha fatto male? Quello che sono è frutto di tutto quello che sono stata, che ho fatto, sbagli e traumi compresi. Mettiamo che davvero questo farmaco venga messo in commercio e noi, tramite il suo uso, scegliessimo di ricordare solo quello che ci piace. Saremmo la stessa persona? Dimenticare per curare? Ma dai!! Un'amica, appena abbandonata, mi ha detto: io la prenderei subito, mi ha

Ecco il mio tramonto

Ecco il mio tramonto. Non è una metafora della mia vita intendiamoci, ma dal mio terrazzo, che guarda San Marino, ho catturato quest'immagine, e vi volevo dire che potete avere ogni sera dipinta e scolpita come voi volete. Basta guardare il cielo. A volte faccio fatica  a contenere l'emozione che questi colori mi provocano, colori che sfumano se tu non li guardi, ma che si accendono per te, se tu ti prendi un po' di tempo per ammirarli. Perchè fermarsi ad osservare, ti fa capire molte cose, ti aiuta ad espandere la tua mente, i tuoi pensieri, ad inglobarli dentro di te. E mentre tu sei lì che attendi un amore, un'idea, una nuova notte e un nuovo giorno, inseguendo la vita, il cuore ti pulsa di più.

La giusta distanza

Bisognerebbe sempre avere la giusta distanza. Dalle cose, dalle persone e dalle situazioni. Succede in una frazione di secondo, ti accorgi che un momento sublime si può dissolvere in dolore, se non conosci il senso del distacco. E che lo sapevi. Che sei condannata a vedere le emozioni frantumarsi e finire dentro ad un imbuto emotivo. Eppure, l'hai fatto. Hai spalancato troppo le finestre, hai troppo respirato, hai troppo detto, fatto.. Esageri, sei troppo vera? Sei troppo tu? Troppi troppo non c'è niente da fare, rimani una cogliona. Non hai dato all'emozione, la giusta distanza. E la palla non è andata in rete, ha preso un palo e ti è tornata dritta in faccia. Stendendoti livida a terra.

Dove non si sente

Dove non ci sono emozioni, dove non ci sono passioni, non c'è dolore. Può essere un modo per non soffrire, si sceglie di anestetizzarsi al sentimento, e si va avanti, senza ingordigia alcuna. E' un modo di prendere le misure, cercare di "non sentire". Non so come si chiami quel posto dove non si sente, io non lo conosco, non so dove alberghi. Io vivo, e pago l'amore con l'amore. Poi so di essere una stupida, questo è chiaro, ma non cambierei le mie emozioni con nient'altro.

La vita come viene

Dopo l'estate, tutti a fare diete e attività fisica. Prima idem. Sono indecisa a cosa NON FARE delle due. Sembra che i problemi di una donna, siano condensati in calorie e tonicità. Invece io oggi non ci sono. Anche se peso 56kg, se sono alta 1,60, e ho un vestito rosso fuoco. Non ci sono, è inutile. E' questo il problema. Non ho voglia di emettere suoni, di nessun tipo. Non ho voglia di impormi, indignarmi, alzare la testa e nemmeno di abbassarla. Non mi sento sconfitta, ne' vincitrice. Non me la sento di osservare, guardare e giudicare niente. Non ho voglia di riflettere, ed essere riflessiva. Oggi la mia vita va così: come viene.

Roba per pochi eletti

Le amicizie speciali, sono solo per "pochi eletti". Si è sensibili ad uno sguardo complice, ad una cultura, ad un sorriso indagatore. E allora perchè si devono sempre dare dei nomi e far rientrare in categorie predefinite un rapporto particolare? Ci sono livelli intermedi agli amanti, ai trombamici, ai fidanzati, ci sono le relazioni elettive. Ma le regole, i moralismi, le abitudini, ci bloccano... Sto gustandomi per l'ennesima volta " I ponti di Madison County".. Quella Francesca sarei potuta essere io, anch'io sono stata lì lì per aprire la porta di un furgone e scendere sotto una pioggia incessante e correre incontro al cambiamento. Meryl Streep ha vissuto nel film quello che tutte le donne sognano, un uomo che le porti "altrove", le amicizie speciali sono questo. Clint Estwood nel film dice: "I miei sogni erano bei sogni.. non si sono avverati eppure li ho avuti" Chi non vorrebbe un uomo che dice una frase così davan

E' una vita che non mangio

Sono in dieta da sempre. Nonostante gli sforzi, i digiuni e le autocensure cattivissime, sono sempre troppo morbida, abbondante, a pera. Mio marito dice "accogliente", però guarda le secche.. Ogni tanto, ma solo ogni tanto, mi viene un dubbio: "e se fosse una scemenza collettiva?" No perchè quali sono i canoni della bellezza? Chi li ha decisi? Sono andata a vedere chi ha inventato il centimetro da sarta: un uomo. La bilancia: anche. Eppure dicono che gli uomini preferiscono le curve, mah.. In certi giorni penso che una vita senza odori e sapori sia inutile. Poi ricaccio subito il dubbio e mi faccio un'insalata. Scondita s'intende. E penso alle mucche e mi chiedo: "non è che tutta sta erba mi farà male? Magre loro non lo sono di certo.."

Il vestito della domenica.

La domenica a me non fa ne caldo ne freddo. Nel senso che non ho riti particolari, non ho pranzi dai parenti, non seguo la marea di gente che invade il porto di Rimini, non vado alla messa, e al centro commerciale ci vado per lavorare. Sono allegra come il lunedì, gli amici li vedo anche il martedì, dormo più o meno quelle tre ore per gamba. Scrivo e lavoro, cucino e stiro. Sogno ad occhi aperti. Ecco, anche questo faccio. Non ho un " vestito della domenica".. indosso la mia vita e miei giorni sempre come capita.. E' un giorno come un altro, come in quelli in cui passa un ombra sul sole, quando d'estate te ne stai stesa sulla sabbia, e un po' ti disturba.. A me disorienta, non so voi, ma io dopo non so più chi sono. Come questo tempo incerto poi,  che mi spettina l'anima e i pensieri, e il cuore che stanotte ha battuto per un sogno, o forse batteva lo stesso..non so. Ma sono solo piccoli dettagli di una vita trascorsa  a vivere.. Chiedo

RITRATTO DI DONNA CON GLI ANGOLI DELLA BOCCA ALL'INSù.

SORRIDE CATENA,  AL RUMORE DELLE MONETE SPARSO SUL FONDO DELLA BORSA A RIGHE. CON LA SUA CAMICIA A QUADRETTI BIANCA E BLU,  PENSA A QUANTE IMMAGINI SONO INCISE NEI SUOI OCCHI, L'ODORE DELLA STALLA DOVE ALLE 6, NELLA SUA SICILIA,  ANDAVA A BERE IL LATTE.. LE MATTINE COLOR CIELO, I VASI DI CERAMICA COTTI DAL SOLE.. E TUTTI QUEI SEGRETI BENEDETTI E SILENZIOSI,  LASCIATI A RIPOSARE SOTTO UNA PIANTA DI LIMONI, RIFUGIO PERFETTO DI SOLITUDINE E BELLEZZA. CATENA HA LO SGUARDO DI CHI PENSA  TANTO E BENE. E DI CHI SAI CHE TRASFORMERà,  QUEI  PENSIERI  DI RIFLESSI DI STAGIONI PERDUTE, IN EMOZIONI  PALPABILI E PROFUMATE, TRA LE RIGHE DI UN SUO LIBRO.

L'impazienza

L'impazienza è una brutta bestia. Sono impaziente lo ammetto, non so aspettare. Eppure lo so benissimo che l'attesa è la parte più interessante di una vita. L'attesa per un figlio, di un incontro, di una risposta. Quando mi ritrovo davanti alla timbratrice, quel minuto che deve scattare per farmi andare a casa, non passa mai. Quando sono in ritardo per il pranzo e metto su la pentola d'acqua, l'acqua non bolle mai. E' forse perchè la guardo?

Dialoghiamo con noi

Per la mia rubrica di posta del cuore sulla Voce di Rimini, ricevo parecchie mail di donne, diciamo così, insoddisfatte. A leggerle bene, anche tra le righe, noto che ripetono uno schema, sbagli compresi, con uomini diversi. Ossia non non parlano con se stesse, buttano, e questo è proprio il verbo giusto, le responsabilità dei loro fallimenti personali, sugli uomini conosciuti. In pratica dapprima sotto tutti dei principi azzurri, poi diventano tutti stronzi. Ma quello che appare, tu sai già cos'è, sei tu, donna, che speri di cambiare con il tempo a tua immagine e somiglianza. Parlare con se stesse, guardare con il cuore e non solo con gli occhi, è il modo migliore per fare arrivare le risposte dentro noi.

I colleghi non possiamo sceglierceli..

La qualità della vita dell'essere umano, dipende, in gran parte, dall'atmosfera che respira sul luogo di lavoro. I colleghi non possiamo sceglierceli, è un po' come per i parenti, ci tocca digerirli, ma a volte ti rimangono sullo stomaco. Ma per quieto vivere, si fa, si va avanti, magari con qualche frecciatina di meno, magari evitando lo scontro, magari anche mentendo. " Si va bene..hai fatto bene.." balle così. Squallido? Si..vero, è squallido. Ma conosco molti matrimoni che si basano su questo, fidatevi.

Il peso giusto

Alle persone va dato il peso giusto. Questo l'ho imparato invecchiando. Invecchiare non è appoggiarsi al muro, è capire come è stato fatto, la sua utilità. Ci sono carezze che date al momento giusto, ti possono fare vacillare. E allora ti devi appoggiare a quel muro per fartela passare. Però la cosa strana è che riesci a stare in piedi da sola, quando ti accorgi che le hai solo immaginate...

GLI UOMINI

Gli uomini.. amali, ma senza farti troppo male.  Amali, ma senza mancarti mai di rispetto. Sono tremendamente imperfetti, a volte sono rozzi,  spesso non trovano le parole, anzi, stanno semplicemente troppo zitti quando tu avverti il desiderio di essere inondata di verbi, sostantivi e aggettivi o vorresti che usassero l’infallibile intelligenza del cuore piuttosto che la labile ragionevolezza della mente..  Amali, perchè sono fragili, anche quando esibiscono muscoli da palestra.. Comprendi, senza tradire te stessa, la loro frugalità d’animo: è solo timidezza, a volte,e maschera implacabili menti matematiche che non apprezzano la bellezza del caos..  Prova a giustificarli se non riescono ad essere ragionevolmente indipendenti come siamo noi.  Il loro cruccio è che non sanno maneggiare i sentimenti e perdonali se pronunciano raramente l’invocato “ti amo”, non hanno letto abbastanza poesie.  Sii sempre loro amica e te ne saranno grati.  L’ironia delle donne è un’arma della q

SE UNA DONNA è CONVINTA CHE SENZA DI LEI IL MONDO VADA A ROTOLI

IERI ERO IN CODA ALLA CASSA DI UNA LIBRERIA. "SIGNORA HO FRETTA! SONO UNA DONNA!" HA ESCLAMATO UNA SIGNORA DIETRO DI ME. MI SONO GIRATA E FACENDOLE NOTARE CHE IO NON ERO UN TRANS, LE HO CHIESTO QUAL'ERA IL PROBLEMA. "HO BISOGNO DI ANDARE A CASA ALTRIMENTI SENZA DI ME NON SE LA CAVANO, NON SANNO FARSI UN CAFFè, LAVARE UN PIATTO.. COME TUTTE LE DONNE, IO SONO INDISPENSABILE!" HA AGGIUNTO VISIBILMENTE ESAGITATA. "MALE SIGNORA, IMPARI A DELEGARE, RESPONSABILIZZI PENSI CHE IO HO APPENA FATTO IL BIGLIETTO PER UNA VACANZA DA SOLA PENSANDO CHE I MIEI CARI NON MORIRANNO DI FAME!" HO REPLICATO. "LEI è UNA DONNA FORTUNATA, IO NO!" "IO, SIGNORA CARA, SONO UNA DONNA FORTUNATA, è VERO, PERCHè SO FARE FUNZIONARE IL CERVELLO E MI SO FARE RISPETTARE!".

ORDINE: DISPIEGARE LE VELE.

CONOSCO DELLE BARCHE Conosco delle barche che restano nel porto per paura che le correnti le trascinino via con troppa violenza. Conosco delle barche che arrugginiscono in porto per non aver mai rischiato una vela fuori. Conosco delle barche che si dimenticano di partire, hanno paura del mare a furia di invecchiare e le onde non le hanno mai portate altrove, il loro viaggio è finito ancora prima di iniziare. Conosco delle barche talmente incatenate che hanno disimparato come liberarsi. Conosco delle barche che restano ad ondeggiare per essere veramente sicure di non capovolgersi. Conosco delle barche che vanno in gruppo ad affrontare il vento forte al di là della paura. Conosco delle barche che si graffiano un po´ sulle rotte dell´oceano ove le porta il loro gioco. Conosco delle barche che non hanno mai smesso di uscire una volta ancora, ogni giorno della loro vita e che non hanno paura a volte di lanciarsi fianco a fianco in avanti a rischio di affondare. Conosco delle barche

La mattanza delle donne

Non c'è giorno che passi, senza che una donna non venga uccisa. Stamane altre 2 anime sono state spente. E' terribile quello che sta accadendo alle donne, non si riesce più ad accendere la tv senza queste notizie. Ormai siamo assuefatti all'idea che se sparisce una donna per noi, è già condannata. E la violenza dell'uomo sulla donna purtroppo, non è più una novità. E questo è pazzesco e ci lascia senza parole. .." ti amo da morire" è una frase che non si può sentire, ma è quello che succede, solo che a morire non è mai l'uomo, troppo comodo, troppi vigliacchi in giro. Il possesso entra prepotentemente in gioco quando si è lasciati, e questo scatena un odio feroce, che sfocia quasi sempre nel dramma. "L"ha sgozzata con un coltello da cucina".. dice la tv.. Cosa c'entra un coltello con un amore?

Vuoti a perdere

Una mia cara amica ha lasciato il suo uomo. Mi ha detto: "sai Rosi, mi piaceva tanto, aveva muscoli che mi sorreggevano, sempre abbronzato e curato, esteriormente un portento. a letto poi, un incastro perfetto.." Eh già.. Ti capisco benissimo cara, pensa che io sono entrata in una libreria, e ho comprato un libro solo perchè  aveva una copertina in cuoio, gli angoli arrotondati, rifinito in oro, e la carta di stampa insolitamente elegante.. Poi sfogliandolo, mi sono accorta che le pagine erano tutte vuote. Capita.

Vuoti da riempire

Il fatto che noi donne soffriamo di shopping compulsivo, è una balla. Con stì chiari di luna poi.. E' solo un alibi inventato da qualcuno per dirci che abbiamo dei vuoti da riempire. Dicono anche che quando hai avuto un debito d'affetto nell'infanzia, poi ti vendi per un bacio, una carezza, elemosini gesti... E allora cerchi di colmare quegli spazi vuoti a colpi di carte di credito. Sarà. Si riempiono armadi e case, di oggetti, di scarpe, di abiti e di cose. Si riempie una mancanza con la palestra, con l'acido ianurolico, con la musica, con il sesso sfrenato.. con l'amico del cuore.... Ho un'amica che mi dice spesso: "perchè no?" Con il decoupage però, a pensarci bene, si fanno meno danni.

Il silenzio è il grido più forte

L'assenza si leviga senza parole. Il dolore non si manifesta con la rabbia o il livore, si incamera, e poi si respira. Le delusioni si ammortizzano con il tempo, pensando che un giorno, avranno il giusto peso. Dimenticare si può, è un processo difficile ma prima o poi, si compie. E capiterà che un giorno di primavera, ti ritroverai a canticchiare: " e più mi vorrai e meno mi vedrai, e meno mi vedrai e più sarò con te" Tiziano Ferro docet.

SON TORNATE DI MODA LE CURVE!

L'immagine della femminilità per me è questa donna: Marilyn. Quando ero piccola mi folgoravano le sue curve, la sua generosa accoglienza. Mi piaceva lo sguardo degli altri, sul suo corpo. Crescendo la moda delle maggiorate è scomparsa, e mi sono dovuta misurare con figure di donne esili, emaciate, le modelle filiformi senza più una curva. Un po' ci siamo abituate a vederle, diciamocelo, e quindi ci siamo sentite di conseguenza un po' tutte "grasse". Entrando nei negozi poi esistono solo tre taglie 38, 40.. E già chiedendo una 42, alcune commesse ti guardano male.. Quindi è una vita che non mangio, che sono a dieta perenne, che magari mangio ma poi mi pento, che corro come una scema per smaltire, le mie cattive abitudini alimentari. Che inizio la dieta del minestrone, poi quella delle tisane.. Ma sono abbondante, morbida, una donna con le curve che in realtà sono dei tornanti. E a volte mi butto giù. Oggi ho visto in tv un servizio sul red

Mariti che fanno i capricci

E' da un po' che viaggio parecchio e mi rapporto con donne che hanno più o meno i miei stessi "problemi". Mariti che fanno i capricci. Non è una mancanza di fiducia o il fatto che percepiscano un'assenza come il fatto di togliere qualcosa al rapporto, è un modo di non digerire che una va a coltivare le proprie passioni, altrove. Con il tempo e con il dialogo si riesce a far comprendere all'altro, che gli spazi in una coppia sono sacrosanti, che le passioni vanno coltivate, che si può essere entrambi sotto lo stesso tetto ed essere comunque assenti. "Se  vado a far shopping con un'amica, mi mette il muso" mi ha detto di recente un'amica. " E lui che fa mentre tu esci?" ho replicato io. " Segue per ore la sua squadra del cuore in tv, io magari passo davanti e nemmeno mi vede". Ecco, quello che per lei è lo shopping o un'uscita con le amiche, per lui è una passione sportiva. Comprendersi su questo pun

L'umiltà è solo dei grandi.

Mi sono trovata di recente in una situazione veramente comica. Mentre Simone Cristicchi elargiva con "grande magnanimità" un intervista al salone del Libro di Torino, alcune ragazzine si sono avvicinate  a lui chiedendogli una foto. Hanno aspettato pazienti che l'intervista finisse,  ma lui si è dileguato lasciandole lì ad aspettare.. Se ne sono andate dispiaciute e uno di loro l'ha apostrofato con un : "mazza quanto se la tira CAPAREZZA!"  La chiamiamo punizione Karmica,  o mancanza di umiltà?

La Rosi al salone Internazionale del libro di TORINO

Di recente ho fatto un'esperienza meravigliosa che vi voglio raccontare. Perchè è ancora viva dentro me l'emozione di vedere una tua creatura, esposta ad una fiera così prestigiosa. Perchè so vivere solo di sensazioni positive, di energie che si propagano, di sole che si espande. Ho preso il mio treno, e sono entrata al lingotto e come ALICE nel paese delle meraviglie, aspettavo solo che mi si presentasse il cappellaio matto. E così è stato. E da quel cilindro sono usciti incontri con anime che io ho sempre stimato, seguito, apprezzato. Un arricchimento culturale notevole, che mi porta ad affermare ancora una vita che la vita è fatta di incontri. Alcuni ti cambiano la vita. Ascoltare una conferenza, ti può saziare come un panino al prosciutto. L'anima e il cuore. Tu vai lì e hai fame di sapere, di conoscenza, ti nutri ed ecco che accade il miracolo. Sei sazia. E stai bene.

Son tornata.

Per problemi tecnici, non riuscivo più a scrivere sul mio adorato blog. Ovviamente la tecnologia  a volte è in grado di mettermi a K.O., non essendo io più giovanissima. Ma non voglia sembrare questa una scusa o un alibi per non esser stati con voi per più di un mese, mi rifarò presto. Intanto vi dico che nel frattempo ho fatto parecchie cose: una maratona, una presentazione del mio libro, ho assistito a concerti emozionanti, ho continuato il mio nuovo romanzo, ho conosciuto persone interessanti. E ho stirato, accudito mio figlio, preso il sole,prenotato un viaggio e ho fatto il cambio dei panni. Tutto in ordine sparso, come sono io.

I nostri corpi sono album di famiglia

Io ho il naso di mio padre, le ginocchia a pandoro di mia madre, la bocca di mia sorella. I nostri corpi sono album di famiglia. Siamo collezione di ciò che è stato. Mia nonna Rina aveva i capelli d'argento, io morirò con i suoi capelli, lisci e decolorati. Non ho conosciuto mio nonno, ma sono sicura di avere qualcosa anche di lui. Mi diceva mia nonna che era un uomo molto paziente. Io non ho ereditato la pazienza, darei in cambio le mie scapole, per avere di lui quell'unica dote.

L'impossibilità di essere decifrata

A volte mi dicono che sono indecifrabile. Che meraviglia! Anche perchè alla soglia dei 50, sono un enigma anche per me. Mi viene un po' da ridere quando una persona ha la presunzione di conoscerti dentro. Bisogna bussare negli occhi di qualcuno per sorprenderla, si deve sempre entrare nell'altro con cautela, sussurrando, bisbigliando, offrendo comprensione e ascolto. E mai dico mai, sapere chi è.

Maria sta male.. ma non ha tempo di pensarci

Maria sta male, ma non se ne può occupare ora, Maria  sa, che non è sicuramente il momento. Maria è infelice. Ma ci penserà in un altra vita. Ora  c'è la retta dell'asilo da pagare, il bollo della macchina da rinnovare, e prima di tutto viene il passato di verdura. Manca la cipolla, è finita. Anche le carote veramente mancano... deve correre al negozio a comprarle. Si può fare un passato di verdura senza la verdura? No, quindi inutile lamentarsi, deve mettersi le scarpe e uscire. Maria si mette da parte, non ha tempo per la sua infelicità, che nel frattempo cresce. Che ci vuole dunque? Fa la sua doverosa riverenza al passato di verdura e scende. Maria sospira. Vorrebbe prendere una decisione  per una volta della sua vita, e pensare un po' a se stessa. Intanto però prende le carote e le cipolle.

La sfocatura del web

Una delle verità che trovo dentro al web, in questa gloriosa epoca digitale, è proprio la sfocatura, l'offuscamento, addirittura la scomparsa, in alcuni casi, della verità. Un ossimoro? Forse, ma constatando di persona, quanti si nascondono dietro ad un nick name, dietro a falsi profili, mi viene da pensare che lo sguardo diretto, è ancora un valore di cui non posso fare a meno.

5 cose che fanno felice un uomo

Un'amica mi dice che per far felice un uomo, basta che gli lavi la macchina. Un'altra afferma che se gli fai trovare i suoi attrezzi del brico, in ordine e a portata di mano, lo è ancora di più. "Una camicia ben stirata e un piatto caldo e pronto in tavola, accrescono l'amore che ha nei tuoi confronti", dice la mia amica Anna.. "Aggiungo che dare ad un uomo il controllo e il monopolio del telecomando è il massimo". replica Chiara. Il resto sono dettagli trascurabili. Quindi ricapitolando : Camicia+tavola pronta+telecomando+macchina+attrezzi..? Mah..omologarli è sbagliato, io credo. Troppo facile. Sarebbe come comporre un kit dell'Ikea e buonanotte. A me piace pensare che rispettare i suoi spazi sia una buona cosa. E non dirgli mai :" a cosa stai pensando??" Tanto se sta pensando a voi, lo capite. E se non sta pensando a voi, forse è meglio non saperlo.

BRACCIALETTI ROSSI Perchè l'amicizia fa bene.

Domenica  su Rai UNO in prima serata, inizia una fiction che mi sta molto a cuore. E' BRACCIALETTI ROSSI, una storia che sono sicura appassionerà i giovani e non. Perchè ci tengo che la vediate? Perchè conosco chi ci ha lavorato, e so l'impegno e l'amore che ha messo in questo lavoro. E' una serie che ha il coraggio di raccontare il dolore, la condivisione, l'amicizia e la fiducia nel futuro. Mi piace pensare che le traiettorie, le difese, le paure e la debolezza che spesso si trovano quando s'incontra sulla propria strada "la malattia" si possano superare se c'è un gruppo, un unione tra anime, e che si trasformino in forza. E questi ragazzi meravigliosi possono essere i nostri ragazzi, il nostro futuro.

VENTITREMILA GRAZIE

Non dico altro. Se non grazie. Questo blog è un regalo di Natale di un'amica, che ha pensato, due anni fa, che avevo bisogno di scrivere. Io scrivo per scappare da quello che faccio, da quello che dico, da quello che appaio. Per cercare qualcos'altro di diverso che so che c'è, ma che continua a sfuggirmi. Scrivo per raccontare la mia disobbedienza, la mia non appartenenza, la mia dissomiglianza, i miei dolori più segreti e le mie gioie più palesi. Scrivo perchè senza le mie parole non riuscirei a capirmi, a comprendere gli altri, a darmi spiegazioni. Non che le trovi sempre, ma  il vederle lì. comporsi sul foglio nudo, mi aiuta a risolvere gli enigmi della vita, i grovigli dell'anima. Io vi do il mio peso, e mi prendo il vostro. Toccarsi l'anima, comunicarsi il sudore, il dolore, la vita. Questo è scrivere.

GIOCATTOLO EROTICO

Una mia cara amica è stata definita dall'uomo con cui condivideva un dentifricio, una doccia, un caffè e una parte del letto ogni tanto: GIOCATTOLO EROTICO. Nessuno può sapere che cosa si agita nella profondità di un essere umano, dopo una dichiarazione così. Certo lei si è comportata da signora, si è limitata a sputargli in faccia. Poi è scesa nell'adorato giardinetto dell'amato e gli ha sradicato tutte le piante. Forse una metafora del suo amore spezzato? In realtà, e questo è un mio parere, lui gli ha solo sradicato il sogno. Io non vedo in quella definizione qualcosa di offensivo, conosco donne che hanno solo quella come definizione di sè. Il problema sta sempre nel parlar chiaro. O no?

ELOGIO DELLA NUTELLA

Alle mie amiche ho regalato, per affrontare l'anno nuovo, una nutella da borsetta. Piccola. Ma di grande efficacia, proprio come deve essere un'amica di salvataggio. Discreta, non invadente, ma comprensiva e dolce. Ho visto nei loro occhi, oltre che la sorpresa, la passione avvolgerle. So che sono un po' tutte incasinate, con amori in corso che sono dei veri e propri  lavori, impegni, mal di fegato, e trafitte di pugnale. Ecco. Mi sembrava bello regalare un po' di dolcezza, di accoglienza, di consolazione anche.. Le donne sanno "sentire", cosa le accomuna. Sanno decifrare debolezze e bisogni. Mi sono ripromessa di essere più dolce nel 2014. Ho cominciato così.

Amen

L'anno è iniziato. Presto i bambini rilasciati dalle scuole verranno rinchiusi di nuovo, finalmente potrò riavere le mie amiche per il tempo utile di un cappuccino. Si tornerà alla normalità del mangiare un primo e l'insalata, spariranno le luci psichedeliche sui terrazzi dei vicini, capirò che giorno è senza guardare il calendario. Domani per esempio dovrebbe essere lunedì, invece mi hanno scombinato la settimana. Che giorno sarà domani? Boh Sicuramente il giorno dei fioretti. Mi riprometterò di fare la mia corsetta quotidiana, di struccarmi alla sera e di mettermi la crema antirughe, e di diminuire il volume delle mie bugie, di mangiare più verdura ed eliminare il pane. Tutte cazzate. Tanto nascosto da qualche parte ho una "nutella da borsetta", così, tanto per tirarmi su dal pensiero che questo sarà l'anno dei miei 50. Amen.