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Visualizzazione dei post da luglio, 2015

Quando finisce un amore

Quando finisce un amore si ripensa a tutto. E quell'amore si trasforma nel pensiero, a volte lo si rende migliore perchè ci fa bene pensarlo così, il tutto che non è stato e non sarà. C'inventiamo che sia stato perfetto, unico, e anche se non è stato niente per l'altro, facciamo in modo che sia stato tutto. In modo che la mente rivaluti, quello che il cuore ci ha demolito. Ma niente finisce, se in qualche modo rimane in te.

IL DILEMMA

IL DILEMMA “Il dilemma era quello di sempre,                                      un dilemma elementare, se aveva o non aveva senso il loro amore.” Sono partita da questa canzone di Gaber,  per esaminare, a mio modo, la crisi. E’ un tormento che affligge le generazioni da sempre, del resto. Ma dentro ad un contesto, quello della famiglia,  spettina equilibri, e mette a dura prova la resistenza. Sapere di non riuscire a trovare tutti i requisiti necessari in una persona.  E fare promesse e compromessi per andare avanti.  E credere che “il nostro amore moriva.. come quello di tutti”,  ma apparecchiare la tavola comunque,  sorridersi sulla porta di casa, spalancare le finestre ed aprirsi ad un nuovo giorno. Malgrado le bollette da pagare, la varicella dei figli,  le abitudini nel letto da onorare,  i “wau” e gli “uff” che ci sono per forza dentro alle unioni,  inesorabili, e a scadenza fissa. E ci si sente legati entrambi ad un lettino di u

Piazza uccelli morti

D'estate fa caldo. Le persone non fanno l'amore, si perdono troppi sali minerali.. Troppa fatica. Gli uomini, orfani del calcio, parlano di moto, auto e calciomercato e la lingua non gli suda mai. Quella. Le donne, in loro assenza si ricostruiscono le unghie, perdendo così il loro senso tattile. Tanto toccare, come fare l'amore, non sono verbi estivi.

IL TEMPO, CHE REGALO!

Credo che regalarsi del tempo, sia un dono fantastico. Tempo per pensare, per divertirsi, per abbracciare e per amare. Da quando ho questa consapevolezza, vivo meglio. E imparare a impiegarlo al meglio mi ha dato grandi soddisfazioni, perchè poi mi sono accorta che il tempo che mi è rimasto nel tempo, (scusate il giro di parole) poi l'ho condiviso. E condividendolo mi sono arricchita la vita. Quindi ne ho tratto un profitto umano. Di questi tempi una rarità. Ho impiegato il mio tempo stupendomi, fidandomi, mostrando di me la contentezza. E donandomi attimi di tempo sono cresciuta, maturata e nel tempo, ho trovato il tempo per perdonare. Un verbo magnifico composto da due parole: per-dono. Significa che ho fatto qualcosa per gli altri. E donando agli altri, a volte si  fa un bel regalo a se stessi, ci si ritrova.

Quando siete felici, fateci caso.

Il risveglio in una mattina di luglio, mi regala il senso di calma dell'infinito. Tutto mi sembra immobile e ripetitivo. La luce dell'estate spinge lo sguardo del mio cuore a pensare che tutto è bello, che l'abbondanza è per sempre e che ogni giorno nascerà di un colore nuovo. Le mie amiche si inebriano di vitalità e di desiderio. Ci sono quelle che vanno a ballare, quelle che organizzano feste in spiaggia fino all'alba, altre ancora che s'inebriano al sole.. nessuna vuole dormire, tutte temono al risveglio di smarrire la felicità. Fuori le giornate offendono la durata delle notti, e sarebbero da vivere fino all'ultima goccia, mi dicono..Ascolto i loro racconti, contenta per loro.. Ci sono tante sfumature nell'essere felici. Per me la felicità in quest'estate diversa ha un altro sapore. Ho la consapevolezza che sono VIVA. Quindi un consiglio spassionato: QUANDO SIETE FELICI, FATECI CASO.

Ci vorrebbe un amico

L'estate mi allontana dalle persone. Le mie amiche sono quasi tutte impiegate in attività turistiche, i miei amici single a caccia, in qualche modo anche loro impegnati nel "turismo". Mi alzo la mattina sperando di vedere una foglia cadere, e qualche amicizia ufficialmente dispersa, ritornare. La mia amica Carla dice che ti vuole vedere ti cerca, che chi a te ci tiene, il tempo lo trova.. Si, forse ha ragione, viviamo di scuse per non dire: non ho voglia di vederti. Scusate, esagero come sempre, è che oggi mi sto sul culo da sola.

Basta unire i puntini

Dimentico ogni lezione. Le domande sei obbligata a fartele quando arrivi alla soglia dei 50. Non puoi più rimandare, non puoi più darti alibi per sorvolare, evitare, pensare. Tocca metterti lì, a chiederti il perchè ogni tanto, ti si forma la lacrima. Rispedirla al mittente non serve, quando il mittente sei tu. Troppo comodo far scorrere la vita come viene. Arriva il giorno che non ci sono sante ragioni, ti accorgi che ti hanno lasciato lì, a riprogrammarti la vita, e l'immagine che hai davanti è sfuocata, dei puntini sparati su un foglio bianco. Basta unirli.

Si può rimanere amici?

Io non lo so se si può rimanere amici degli ex. Ex amori importanti o ex di qualcosa che magari non si ha fatto in tempo a capire cosa fossero. E' una domanda che spesso mi fanno per la mia rubrica di posta del cuore sul Carlino. E stamattina non sono lucida nel rispondere. Certo è che ogni caso è a se', non sempre quando si chiude, si chiude per sempre, perchè ci sono delle fini, che durano di più. Con strascichi emotivi pesanti, attimi che ti tornano su come i peperoni.. Annunciare a se stessi la bancarotta è sempre difficile, quando poi è l'altro a presentarti il conto in rosso, allora è terrificante. Un terremoto. Anche in poco tempo si possono avere troppi ricordi, troppe emozioni  da digerire, e l'altro ti si può piazzare in mezzo al cuore e non se ne va, e dopo sono cazzi. Le sensazioni a volte non sono le stessi per entrambi, e se uno ama di meno o non ama affatto, volta la pagina con più facilità. Diciamolo, è meglio scaricare che essere sc

Una donna Zen

Ero una donna impaziente. Anche un po' rompi. Un filino.. Vivevo perennemente con l'ansia incorporata, traballavo,  inciampavo.. non sono mai stata una donna straordinaria. Ero strepitosa nel comportarmi in modo uterino. Dicevano.  Mi truccavo in fretta,  poi mi colava il rimmel e dovevo  rilavarmi la faccia, impastavo le polpette e poi facevo un casino sporcando in giro, pasticciavo,  impanavo  i mobiletti. Un disastro. Badavo all'acqua in bollitura come  una guardia giurata, poi buttavo la pasta e andavo avanti e indietro tra i fornelli. Aspettavo, sbuffavo.. Alla fine poi la carbonara, mi usciva stressata. Ora sono zen, gli eventi mi hanno fatto fare un bel cambiamento, non ho orari, vivo in completo relax, costretta a stare ferma, a ripensare alla mia vita e a ritrovare l'equilibrio, ( anche fisicamente) mi sono accorta che l'erba cresce da sè.

L'Ennegramma..una scoperta!!

l’ennegramma è una figura geometrica che contiene i nove caratteri umani di base,  illustrati nella figura qui sotto.  Questi dunque i nove tipi principali,  il cui profilo psicologico è assai accurato e preciso,  con tanto di compulsioni negative, punti di forza,  vissuto d’infanzia, desideri, etc. Ma non è così semplice : ogni enneatipo ha un gruppo di appartenenza (testa, addome, cuore),  due ali che lo influenzano alternativamente,  una direzione di stress e una di eccellenza,  una direzione predominante (tra autoconservazione, socialità e sessualità),  nonché un certo livello di integrazione. Lo ammetto, ero scettica, invece studiandomelo,  mi sono convinta che c'è una geometria dell'anima.

Sudare con senso

Lo so mi ripeto. Ma fa veramente caldo. Io ripenso continuamente al gelo di quest'inverno. Allo stare abbracciati sotto il piumone, alle coccole, al sudare,  avendo un perchè. Cosa volete che vi dica. Il tatto lo trovo un senso che ha ancora il suo fascino, il suo senso. Toccare, ancora un verbo utile al mondo. Non è un verbo estivo, dicono. Fa caldo..si perdono sali minerali, ci girano le scatole, si perdono contatti importanti. Tutto gira attorno al meteo. Gli uomini nelle piazze che parlano di calciomercato e  aspettano l'inizio di un campionato. Le donne che discutono di colori fluo e di ricostruzione delle unghie... Io che me ne sto a casa con il condizionatore a palla e le stampelle. ..Tutto il resto è noia. Rivoglio 13 gradi.