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Visualizzazione dei post da ottobre, 2015

Ogni tua emozione è già ieri.

Sto tornando da un viaggio fatto dentro a me stessa. E non sono una donna forte, mi do' solo forza. Perchè non è facile, mettersi in discussione, dubitare, rincorrere sogni e capire se sono solo desideri o illusioni.  C'è la sua bella devastazione.  E non so se sono coraggiosa o ho solo un forte istinto di sopravvivenza, certo ho compreso che ci s'infiamma e si brucia anche senza cerini.  E che alla vita si chiede tanto, ma è necessario aprire, aprire e ancora aprire.  Sempre.  Non so parlare di questa mia esperienza con un tono impersonale e senza vibrare,  perchè dentro ci sono io, ma non mi preoccupo di dare spiegazioni alle mie emozioni. Quelle, sono già ieri. 

L'amore conta

"L'amore conta," è un affermazione che dà il titolo ad una canzone di Ligabue. "E'  l'amore che conta, non sono i numeri e nemmeno i limiti" canta Giorgia. Conta l'anima, nelle canzoni d'amore. Una recente statistica dice che il 95% delle canzoni italiane parla d'amore, della sua importanza in relazione alla persona. Potrebbe essere diverso? Non  credo che questo significhi essere un popolo di romantici, credo significhi che sappiamo amare, descriverlo, e cantarlo. Non è una dichiarazione ovvia, è un qualcosa di sostanziale: l'amore conta. E basta.

Trapianto di gambe per sana invidia

Quando ero una bambina, giocavo con il Cicciobello, la bambola per eccellenza dei miei tempi. Era paffuttella, con le gambotte con le pieghe, proprio come me, e non esisteva per me altro canone di bellezza. Ero felice! Poi crescendo è arrivata sul mercato la prima Barbie e ho cominciato ad invidiare. Si lo so che è un sentimento che i bambini non dovrebbero conoscere, ma io lo ammetto pubblicamente: mi stava proprio sul cazzo quell'immagine di figura slanciata e senza curve! Come si permetteva di scombinare la mia visione della mia compagna di giochi,  in cui mi riconoscevo? Un giorno ho fatto un trapianto di gambe.. Ho cercato di mettere gli arti dell'americana di plastica sul mio bambolotto casalingo.. non vado oltre con il racconto, ma la cosa mi ha perseguitato per tutta la vita, e ancora oggi,  quando vedo una donna magra e senza un filo di cellulite, penso alla mia infanzia deviata da quella bambola. Poi però mi ravvedo: per sei mesi no

Donne Caronte

Ho appreso dalla tv che esistono le Donne Caronte. Praticamente sono quelle donne che aiutano un uomo uscito da una relazione dolorosa, a riprendersi. A volte solo per svagarsi.. in maniera leggera. Niente di nuovo dico io ci sono sempre state quelle con la sindrome dell' IO TI SALVERO'.. però.. Anche se una persona ti piace, e tu piaci a lei/lui, io penso che prima di iniziare una relazione, di qualsiasi tipo sia, è sempre meglio assicurarsi che sia in pace con se stessa/o. Fare le traghettatrici non sempre aiuta, piacersi fa parte di una fase iniziale, questo si sa, poi è necessario completarsi a vicenda, e avere scheletri nell'armadio, vivere con lo specchietto retrovisore, non è il modo per conoscere l'altra persona. A mio parere bisognerebbe evitare gli stati confusionali, i periodi di transizione. E fare in modo che una persona venga a te, quando sa chi è e cosa vuole veramente.

LA VOLONTA' DI ESSERE FELICI

A volte bisogna avere la volontà di essere felici. Crederci nella felicità. Cercarla, inseguirla, immaginarla e magari poi vederla anche in qualcosa o in qualcuno. In se stessi sarebbe meglio. Ma volerla. Sembrerebbe un controsenso, ma è partendo con l'eliminare i bisogni che la si trova. Io la penso così,  non sono una filosofa, sono una che sperimenta sulla sua pelle, le proprie teorie. Intanto mai rimuginare, ne recriminare. E lasciar correre. Poi far venire alla luce ciò che è maturo ed in grado di assumere una forma, un pensiero, un progetto, lavorare, definire, scartare, formare e poi finire. E li trovi la felicità, in un opera d'arte. E  la ricavi dall'anima, dalla musica, e dal pensiero. Ogni giorno emergono nuove felicità, pensateci. E si trasmette credetemi, si moltiplica.

"Cosa aspetti Rosi?"

Mi fanno spesso una domanda: "cosa aspetti Rosi?" Non ho mai voluto mettermi il distintivo ed unirmi al gruppo delle donne infelici. Mi piace la felicità. Quella fatta di piccoli gesti, di piccole cose ma di grandi emozioni. E la vita richiede una direzione, non sempre puoi fare come ti pare e andare dove vuoi. Ci sono bivi alla quale la segnaletica la devi per forza e per necessità, mettere tu. Giro spesso attorno ad uragani che mi creo da sola, ho l'anima in tempesta, il cuore che non pompa coca cola ma vibrazioni, calore e colori. Che a volte scottano..sono stonate, dipingo muri inutili.. Ma ho la pazienza per accettare le cose, il tempo che passa e le emozioni negative.. so che fanno parte del mio essere frantumata. Distante. Che ci volete fare, alla mia età ho l'intelligenza di sapere distinguere quel che mi fa bene da quello che mi può ancora nuocere.. E so rispondere a quella domanda: cosa aspetti? Aspetto che gli altri rispettino

Il mondo superficiale dei sani

Da quando sono tornata al lavoro, mi sento diversa. Tutto quello che consideravo importante, inaccettabile, a volte prioritario, ora è cambiato. Il minimo problema che prima avrebbe sconvolto il mio modo di fare, di lavorare, ora lo osservo, e penso che devo fare il mio dovere sempre, ma che al resto ci penserà la vita. Senza perdere di vista quello che faccio, ma senza nemmeno perdere di vista che comunque sto vivendo. Io. Tutto si risolve. Ora vivo in un mondo che mi rende immune dall'atteggiamento a volte superficiale dei sani. E mi sento disarmata, ogni volta che torno tra le corsie degli ospedali, vedendo la voglia di domani di quelli che forse non avranno domani. E penso alla fortuna che ho. A dare il valore che merita, la mia nuova vita.

Oggetti per donne che attendono un uomo da un altro pianeta

Non tutti gli U.F.O possono risultare extraterrestri. Ho una carissima amica che concorda nel ritenere che qualsiasi rilucente apparecchio sigariforme è capace di risollevare una donna da terra.. E' un appassionata di astrofisica, di stelle e pianeti, e la luna per lei non ha segreti. Tutta questa passione l'ha portata ad allontanarsi dagli umani.. Ecco così spiegato il suo grande amore per i sex toys. Ieri mi ha detto una cosa che sospettavo da un po'.. Secondo una scoperta recente, lo spazio è finito, ci siamo solo noi. Questo per me è un pensiero molto confortante, considerando il fatto che non so mai dove ho lasciato gli occhiali.. Ma ha sconvolto di brutto la mia amica che stava aspettando un extraterrestre che la prendesse e la portasse via.

C'è sempre un motivo.

Qualcuno mi spieghi perchè i treni sono sempre in ritardo. E ti ritrovi a perdere coincidenze, profumi, cambi di luce. Perchè ci sono guasti improvvisi? Per la lentezza nei passeggeri a salirci su? O più semplicemente per un macchinista che è al telefono con la moglie? Bene, ho una mia teoria. Perchè in quel posto ci devi arrivare in un altro momento, assaporare un paesaggio illuminato diversamente, e perdere appuntamenti e tempo a volte è la cosa migliore. Aggiungo anche che se il treno è in ritardo la tua coincidenza non lo è.. E questo ti dovrebbe far capire che se sei salita su un altro treno, è perchè dovevi conoscere e guardare altri occhi. E fermarti lì, senza recriminare o maledire. Senza pensare di aver perso qualcosa. Perdendo una coincidenza io ho stretto la mano ad un nobel, DARIO FO'.. Sono stata ad ascoltarlo come chi beve da una fontana. E scendendo da quel treno ero sicuramente più ricca.

L'armonia

Da un imprevisto la parola "armonia" è scomparsa dalla mia vita. Da allora, ferita ma per niente sconfitta, non  vibro più, non ho più quella "normalità di essere". Ogni tanto mi arriva un cuore. Da dove non lo so. Allora intravvedo un qualcosa di armonico nel mondo in cui vivo e mi relaziono, ma anche guardando bene bene, in me non c'è traccia di quella che ero. Ma  ringrazio e vado avanti e mi dico che:  sì, si cambia nella vita, e che ho ancora la forza.

Ditelo a quel prete.

Ditelo a quel prete che considera il Femminicidio un evento naturale, meritato, conseguente al modo di porsi delle donne, che si deve vergognare. Qualcuno glielo dica che le donne ora votano, abortiscono, divorziano, per fortuna. Diteglielo che sono proprio i preti come lui, che hanno allontanato persone come me, dai portoni delle chiese. Diteglielo che chieda scusa a tutte quelle povere anime, che sono cadute sotto la ferocia di uomini del possesso, dell'odio, del non amore. Diteglielo che non basteranno tutte le preghiere che sa dire, a  farsi perdonare. E a quell'altro che giustifica la pedofilia, diteglielo che se un bambino chiede una carezza, nessuno è autorizzato a tirare fuori l'uccello. Qualcuno glielo dica. Per favore.

VUOTI A PERDERE

Oggi, leggendo le mail che ricevo per la mia rubrica su IL RESTO DEL CARLINO Rimini ancora una volta mi sono accorta di quanti uomini maturi non hanno proprio una direzione. Anzi, vanno proprio dove li porta il vento. Intendo dire: poligami recidivi e impenitenti, con una sovrastruttura apparentemente solida, capaci di vivere molteplici vite. Frammenti di tempo, storie parallele, frazioni di felicità che non pagano mai. Per non parlare di sesso, un pensiero costante: mentre sono nel letto con una, pensano già a sedurre un'altra. Paura di invecchiare? Volete dirmi che le donne matura si rifanno la faccia mentre gli uomini maturi diventano improvvisamente immaturi e si buttano sulla conquista facile, pur di convalidare il proprio ticket di maschio virile?

Uno Tsunami emotivo

Oggi pensavo alla sensazione che ti attraversa, quando rivedi qualcuno che hai amato, e che ha lasciato dentro te, un solco. Uno tsunami emotivo. Ricordi che si mischiano a pensieri, sguardi, sabbia di mare, colori. E parole, scagliate come proiettili che ti hanno perforato il cuore. Com'è terrificante ritrovare occhi, non più dolci, non più caldi, non più per te. Non più occhi. Perchè mai non si riesce a scendere da un rapporto senza slogarsi una caviglia? Perchè poi ti ritrovi tragicamente con la faccia contro un tram? Perchè hai amato troppo? Perchè non sei stata amata? L'amore va comunque incanalato, fatto confluire in un altro sentimento. Che sia tenerezza del ricordo, o semplicemente dolcezza, va trasformato per sopravvivere. E per andare avanti in un mare diverso.

Viaggi e miraggi

A volte si fugge dal bisogno di scappare. E si rimane. Magari si staccano i telefoni, ma si sta lì. Non si ha voglia di dare spiegazioni, ne di giustificare un assenza. Forse speri che chi ha capito la tua fuga, comprenda il tuo ritorno. E il tuo non ritorno. Si fanno viaggi nella vita che ti fanno crescere, altri che ti fanno regredire, altri ancora che li avresti potuti evitare. Ma sei fuggita, hai fatto una ipotetica valigia mentale, e sei scappata. Da te, dalle tue responsabilità, dal tuo mondo. Ti sei presa la distanze da te stessa. E hai visto oltre le dune, un miraggio. Ti sei allontanata. Recita Daniele Silvestri in una sua fantastica canzone: ..E' VERO CHE PER ESSERE CAPACI DI CAPIRE COSA SIAMO, DOBBIAMO ALLONTANARCI E GUARDARCI DA LONTANO.. E quando ti sei vista, e quello che vedi di te non ti piace, devi ritornare da te.

Sempre e per sempre. De Gregori docet

Pioggia e sole cambiano la faccia alle persone Fanno il diavolo a quattro nel cuore e passano e tornano e non la smettono mai Sempre e per sempre tu ricordati dovunque sei, se mi cercherai Sempre e per sempre dalla stessa parte mi troverai Ho visto gente andare, perdersi e tornare e perdersi ancora e tendere la mano a mani vuote E con le stesse scarpe camminare per diverse strade o con diverse scarpe su una strada sola Tu non credere se qualcuno ti dirà che non sono più lo stesso ormai Pioggia e sole abbaiano e mordono ma lasciano, lasciano il tempo che trovano E il vero amore può nascondersi, confondersi ma non può perdersi mai Sempre e per sempre dalla stessa parte mi troverai Sempre e per sempre dalla stessa parte mi troverai. Quando una persona ti ama, non ti abbandona mai. Capisce i tuoi silenzi, li intercetta, lascia che parlino dentro di te. E ti aspetta. Sempre. Per sempre.

Ritenuta sugli stipendi per la crescita mirata.

Di recente mi è capitato di incontrare una conoscente dotata dei suoi pargoletti  ed ho potuto constatare quanto per i genitori,  i figli non siano tutti uguali. Nella mia famiglia erano particolarmente severi  e quindi i miei parametri di confronto non sono applicabili,  poi sono dell’epoca scorsa, quindi può darsi che non faccia testo,  però sono rimasta allibita dalla facilità con cui  ad un bambino venivano concessi beni e risorse  e molta, molta pazienza  e l’altra figlia risultava un’inetta agli occhi della madre. Ad uno alimentava l’egocentrismo lodandolo per non so cosa francamente,  alla ragazzina invece,  riservava solo demolizioni psicologiche,  prefigurando il suo futuro parecchio difficile. Non c’è niente da fare,  i genitori hanno delle debolezze,  altrimenti non si spiegano i conflitti tra fratelli coltelli. Ora, siccome i figli rappresentano il futuro di tutti,  anche di chi i figli non ce li ha, o di chi ,  per non fare differenze ne

Eccessi di Lucidità

Mi si è rotto il cellulare ed è stata una benedizione. Scollegata, sono riuscita a trasformare la parola crisi in opportunità.  “Signora ne vuole uno in sostituzione?” mi ha chiesto il commesso. “ Per carità! Saranno giorni di totale relax mentale, la libertà che ti da il cellulare è anche la stessa libertà che ti toglie” Ovviamente mi ha preso per pazza! Ma facendo una riflessione seria sulla condizione umana che tutti almeno una volta nella vita hanno provato, la crisi, capiamo che ci sentiamo bloccati, e al momento non riusciamo a vedere una soluzione indolore ed immediata. È un po’ come se perdiamo l’orientamento dentro casa nostra. Possono essere crisi evolutive o accidentali, ma in ogni caso, dobbiamo cercare di trasformare questi momenti di transizione in un’opportunità di crescita e di decisioni. E tornando al cellulare è indubbiamente uno strumento utile per risolvere problemi e sveltire le pratiche quotidiane, ma è anche un modo per ingabbiarci, per lasciarci sem