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Visualizzazione dei post da febbraio, 2015

Errori emotivi

La vita ci sottopone a continue prove. Non sempre lasciamo la scelta dei nostri "errori" alle circostanze. Il più delle volte ci piace sbagliare, con cognizione di causa. Perchè gli errori emotivi ci portano sull'otto-volante, ci danno una botta d'allegria, ci rendono bambini con in mano lo zucchero filato, dentro ad un giardino pieno di palloncini colorati da far scoppiare. Ti vedi con in mano qualcosa di appuntito, pronta a far scintille e botti. Dondolando con le sensazioni, incurante dei danni. Poi capisci che hai pensato a quell'errore emotivo come a una divinità, con un eccessiva fede, comprendi che l'idea si è impadronita di te. E allora scopri che la strada si divide, dietro a quella curva, e che il desiderio non è curabile, e guardando la distanza fisica che cresce tra due corpi, o prima o dopo cerchi di non allargare lo squarcio nella tela. Meglio prima. E perdoni e ti perdoni. Ma il ricordo rivive e si esalta anche in una notte bui

Questa è la mia ITALIA :ROBERTA BENETTI

Seguo da tempo il mondo della ricerca, da quando dieci anni fa, ho conosciuto al Maurizio Costanzo Show, il valore del professor Vescovi, e i suoi studi sulle cellule staminali. Sono entrata in contatto con persone malate di cancro, so bene cosa significhino le cure legate a questa malattia. La chemio e la radio.. Grazie alla ricerca ora sappiamo che se si prende in tempo, e si cura, di cancro non si muore. Conosco il lavoro amorevole dei ricercatori, persone grandiose che vivono di scopi, inoculando semi di speranza. Roberta Benetti è la ricercatrice Udinese, che ha scoperto le molecole che bloccano la proliferazione tumorale, e che aggredendo solo le cellule malate, rappresentano una nuova alternativa alla chemio e alla radio. Certo bisogna andarci cauti nell'alimentare false speranze, ma questa donna, è la mia donna italiana, ORA. Certo questa rivoluzionaria scoperta, è avvenuta anche grazie al sostegno dell'AIRC. Roberta è una forza, un cervello che

Chiedo scusa al mare.

Ci sono luoghi che non sanno di essere così belli. In riva al mare la sabbia si dimentica di essere sabbia. E diventa quadro. Tu ti metti li a disegnare, ed escono meraviglie. Esce quello di cui tu hai bisogno, di dare, di avere. Io amo il mare, e  non credo che il mare abbia coscienza  di quello che ti da, osservandolo. E' come un uomo inconsapevole di abbracciarti da lontano, anche se non sei con lui. Sfora dagli occhi la sua immensità, e non c'è poesia che tenga. Il mare è arte, è vero, e mica si spegne, sta li per te, per farti pensare ad attimi che conserverai per sempre, a momenti magici, all'emozione che respiri, gratis. A volte ci passo davanti distrattamente poi ci penso, torno indietro, mi siedo davanti ad una cabina, e gli chiedo scusa.

Punto esclamativo.

Mi piacciono le persone con il punto esclamativo! Quelle che ti arricchiscono la vita con l'entusiasmo, quelle che non fanno finta di essere contente, quelle a cui piace sbagliare e che ti dicono: e se non esistesse lo sbaglio? Quelle che hanno il volto che sembra una margherita che spende volentieri i suoi petali senza voler nulla in cambio, che si nutrono di emozioni e le scambiano con le tue. Che non elemosinano affetto, e che ti dicono: meno male che ci sei!

CHIAROSCURI

La vita è carica di chiaroscuri. I giochi di luce alterano le fisionomie, i dettagli dei volti. Una donna in chiaroscuro attiva nuvole di protezione, emana incertezza. Eppure stesa tra la luce e il buio, vibra d'emozione. Il desiderio è una forza rivoluzionaria, ti fa volare con la fantasia, ti fa immaginare il meglio che non trovi nella realtà. Si sa che la vita umana è un esperimento dall'esito incerto, e il piacere di sognare un qualcosa che potrebbe accadere senza il tuo controllo, fa si che il desiderio prenda forma dentro te. Ma bisogna avere il coraggio anche di desiderare, quello che ti potrebbe far male, pur piacendo. Senza scappare da uno sguardo.

Non provarci, malattia incurabile.

Credo che sia già stato detto, scritto, vissuto tutto, nei libri, sull'amore. Come fare a catturare l'attenzione del lettore quindi? Reinventandosi forse? Chiedendo umilmente scusa e andando avanti comunque? Vorrei poter raccontare la complessità di tante donne dentro ad una donna sola, missione difficile. Lo so. Vorrei non essere la solita banalotta, e sorprendere chi mi legge, sentire dei : "caspita!" Vorrei riuscire a sostituire la tragedia di certi percorsi con l'ironia, vorrei trovare un lieto fine a esseri incompatibili, vorrei raccontare l'amore che mette a nudo e trascina le persone fuori di se, vorrei aprire delle porte e trovare degli amori in universi paralleli. Labirinti in cui uscirne solo con la passione. Perchè è l'unica spunta propulsiva di cui ora sono dotata e che mi fa andare lontano. " Perchè spostarsi?" mi dicono.. "Non stai bene dove stai?" No, io voglio essere lì, sdraiata su uno scaffale, maga

Tattiche femminili e serie B.

Ho un amica che si è innamorata e allora usa il modulo del catenaccio. In difesa. "..mi piace da impazzire, quindi non mi concedo,  mi nego al cellulare, e ieri sera gli ho dato buca...." mi ha detto oggi. " scusa, ma se ti ha preso così , perchè non lo coltivi, non provi a costruire, siete liberi tutti e due?" "sei matta?"..mi ha risposto,  "deve cuocere, deve dannarsi l'anima, chiedersi mille perchè,  farsi un idea di me di una che non si concede,  di una riservata...  Anzi deve sapere che non lo cago nemmeno di striscio,  che non lo calcolo proprio.." "Ma se sei il contrario!Se dici che ti piace da morire!" "Appunto, non vorrai che mi faccia vedere per quella che sono!" Vi faccio un pronostico? andrà di filata in serie B. Scommettiamo?

Non commento San Valentino

Non commento San Valentino, tanto prima o poi, si dimette anche lui. Non voglio dire che non sono innamorata, lo sono sempre, anche perchè altrimenti non mi alzerei dal letto. Ma mi sembra una festa del cavolo. Cosa vuol dire festeggiare l'amore per un giorno? Dai non prendiamoci in giro.

La paura

Come mi giro, vedo persone che hanno conosciuto il cancro. Le sento parlare di cure infinite, di capelli tenuti corti "per comodità" di braccialetti che coprono i lividi. Di angoscia, d'incertezza, della botta che è arrivata e degli altri che pretendono la normalità, da te. E della voglia di trasformare la paura in qualcosa di propulsivo che a volte non basta, per essere quello che gli altri vogliono che tu sia, "normale". L'onda del disastro che ti porta a pensare che è troppo tardi per tutto. La vita dopo "il mostro" c'è, esiste. Ha una voce. Infondo nulla cambia e tutto cambia. Ti metti un fondotinta, un po' di rossetto sulle labbra ed esci di casa, come se nulla fosse. Tutte le persone che sanno di cosa parlo hanno tutto il mio apprezzamento e la mia tenerezza e spero che un giorno sapranno dire con un sorriso: ho avuto paura, ma mi è passata.

Alla mia età è così facile far passare per desiderio la riconoscenza?

Oggi ho soccorso un ragazzo. Nella galleria del centro commerciale dove lavoro, davanti a me camminava un giovane uomo, al telefono gesticolava.. parlava ad alta voce.. D'un tratto mi è cascato ai piedi.. Ovviamente non mi sono illusa.. e con un'affettuosità che non mi ha ingannato, si è premurato di dirmi rialzandosi: "niente..niente..solo un capogiro scusi." Certo le donne come me, spinte dalla pietà dimenticano il decoro, infondo siamo state create per soccorrere gli uomini.. e quindi gli ho chiesto se voleva un bicchier d'acqua. Mi ha guardato serio e perentorio ha esclamato: "no grazie signora!" Avrà pensato che alla mia età, sarebbe stato troppo facile confondere la riconoscenza col desiderio?

Ci s'infradicia

Oggi non ho voglia di far niente. "..produssi nulla di concreto", si dirà di questo mio giorno, ma non importa, oggi va così. Appena ho messo il naso fuori dalla finestra l'impatto è stato angoscioso. Il cielo grigio, le facciate delle case grigie, grigi i volti delle persone. Come se anche non conoscendo nessuno, nessuno si volesse far conoscere. Ho cercato il cielo. Invano. L'ho visto affannato e uggioso circondato dal cemento. Un gattino è sbucato da sotto una macchina e mi ha guardato. Guardandomi, mi ha consigliato di restare in casa: ci s'infradicia, mi ha detto.

Per esempio l'amore

Si erano tolti i vestiti. Non so se prima, durante o dopo. Contro la logica. Avevano cenato sul pavimento, poi parlato e riso insieme, e dormito attaccati come una cosa sola che divisa, smette di essere. Indistinguibili in quei pochi metri quadri, come una lumaca e il suo guscio, ma senza mai domandarsi chi era l'uno, e chi mai fosse  l'altro. Hanno capito in un attimo che c'era un sole accecante, fuori, e che erano loro, solo loro, i due che volevano guardarlo insieme. Ma la confidenza non poteva essere confusa con l'intimità, e bisognava anche tenere conto delle altrui sensibilità. Erano amici, si dissero: facciamo qualcosa insieme? E lo fecero. Per esempio l'amore.

SIATE LA TEMPESTA, NELLA VITA!!

" CI HO MESSO 17 ANNI A RADDRIZZARE VOSTRA MADRE".. Questa frase mi rimbomba in testa da giorni, da quando distrattamente, ho sentito queste parole estrapolate da un' intercettazione telefonica del marito dell'ennesima donna uccisa. Uccisa per cosa? Perchè? Uccisa perchè non si voleva raddrizzare, probabilmente.   Ma raddrizzarla significava riuscire a CASTRARLE L'ANIMA, significava negare agli altri LA SUA VERA NATURA. ADDOMESTICARLA,   PER AVERLA FINALMENTE COME MOGLIE A PR OPRIA IMMAGINE E SOMIGLIANZA. SEDARLA, TENERLE CHIUSI I RUBINETTI DELLE EMOZIONI. Senza permetterle di avere un pensiero diverso, di avere amici che la potessero DEVIARE con la sola idea dell'indipendenza, magari seminando in lei, il sospetto che quello che VOLEVA ESSERE,   non coincideva con quello che DOVEVA ESSERE.   Deviare dalla strada già segnata del suo matrimonio, quella bella torre d'avorio dove le incomprensioni non si potevano vedere dall'esterno, in quelle par