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Visualizzazione dei post da febbraio, 2019

Ciò che è esistito, esiste.

Mi manca mia sorella. La parte più difficile è sempre lì, affrontare la sua scomparsa. Ogni tanto mi si forma la lacrima, pensandola. Lacrima che poi scende sul tavolo, e lì si forma un cuore. Sorrido tanto al mondo, nessuno mi vede mai triste, una roccia agli occhi degli altri io sono, questa è la mia cifra. Ma cado spesso nelle mie contraddizioni, nelle mie fragilità. A volte devo stare molto attenta al peso delle cose che porto con me. Mi sento come un'alpinista, una scalatrice delle vette più alte del dolore, e ogni grammo che mi porto dentro, fa la differenza. E credo che non ci sia niente di male, ne di strano, avere nostalgia di una sorella che non c'è più. Ma che c'è. Sempre. Perchè ciò che è esistito, esiste.

Gli incontri.

Gli incontri sono il sale della vita. E' vero che di recente mi è stato suggerito di imparare a dosarlo bene.. Ma con Candida è difficile rimanere donne insipide. Perchè ti travolge con il suo entusiasmo, ti carica di energia e incontrarla, diventa uno scambio rigenerante. Del suo libro ho già parlato, ma rileggendolo, questa notte, mi ha fatto scoprire ancora lati di me, del mio carattere, che mi erano sfuggiti. E capire che infondo ho ancora tanto da scoperchiare in me, mi sembra una bella ricerca. Ciao Candida, bell'incontro.

La scrittura come amante.

"Mi sono a messa a scrivere sul serio perchè mi piaceva". Ecco quello che ho detto al buon MIRABELLA tempo fa in Rai, quando mi ha fatto la domanda: perchè una cassiera diventa scrittrice? Ed è vero, in principio scrivevo a strappi. Sugli scontrini, tra un cliente e l'altro alla cassa. Poi non mi bastava più e scrivevo in ogni dove, in macchina, ferma in un parcheggio, mentre scolavo la pasta, tra una stirata e l'altra. La notte poi, era mia. Ho cominciato pian pian ad avere l'assillo delle ripetizioni e delle assonanze, l'intenzione era quella di un resoconto secco delle immagini che mi attraversano il giorno, ma mi ha preso la mano. Tutto quello che mi passava per la testa lo mettevo nero su bianco, come se avessi dentro una vocazione al racconto. Una sorta di bulimia delle parole. Un po' come quando si ha l'amante, ti lasci coinvolgere perchè ti piace. Tutto qui. E fai fatica  a smettere.

ACCORSI un grandioso ORLANDO. VACCABOIA!

Quanto è cresciuto questo ragazzo! Ammirarlo a teatro nella versione rivisitata dell'Orlando Furioso, in questo caso vederlo giocare con le parole dell'Ariosto in maniera così per lui semplice, ti fa comprendere che il ragazzo di Bologna è diventato un'artista " che tutto può". Cavalcando in scena , anche in gestualità e toni, il tema dell'amore e declinandolo in tutte le sue forme, capisci che il ragazzo di Radio Freccia, il Loris di Veloce come il vento e il Riko di Made in Italy, sono la stessa persona nelle varie fasi della sua maturità artistica. Un grandioso Accorsi. Chapeau!