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Visualizzazione dei post da febbraio, 2018

Insopportabile

E’ un po’ che ci penso. Leggo tutti i giorni i commenti della gente nei social network. C’è un clima insopportabile di rabbiosa violenza verbale, come se non si aspettasse altro che sputare livore su qualsiasi cosa. Si parla di politica e si scatena l’inferno. Ogni piccola questione diventa motivo di discussione virtuale.  Insopportabile. Da una parte ci sarà anche un genuino sentimento di stanchezza.Quello che contesto e mi disgusta non è, ovviamente, la libertà di parola, ma la superficialità con la quale si usano le parole. Le parole sono importanti e questo abuso le sta svilendo. C’è troppo rumore di fondo, troppe urla sguaiate. Sogno un mondo di contestazioni ben motivate, di proteste corrette e quindi molto più efficaci.

Le maestrine col dito puntato,possono andare a cagare.

Non m'interessa mettermi in competizione con altre donne, con il resto del mondo. Io da questa vita ne voglio uscire viva. Ho un livello di dignità piuttosto alto, e se in un ambiente, in una casa,in qualsiasi posto del mondo, non mi sento amata e accettata, me ne vado io per prima. A rischio di amputarmi le ali e il sorriso. E non sopporto i ricatti affettivi, chi mi rinfaccia, chi mi mette in condizione di dovermi scusare per quello che non ho fatto. I ricatti affettivi sono armi sleali, praticate da persone che ti vogliono nel proprio pugno per poi dirti: te l'avevo detto. Io sono una donna da strafalcioni, imperfetta, le maestrine col dito puntato,  possono andare a cagare.

PAUSA DI RIFLESSIONE

Non ho mai creduto nelle "pause di riflessione". Mi hanno insegnato, fin da piccola, che bisogna starci "dentro" alle cose per cercare di risolverle, non fuori. Anche se non sempre i tuoi stati d'animo li puoi controllare, ci devi stare dentro, ad ogni costo. Fuggire da se stessi per poi ritrovarsi? Non credo. Ogni giorno ascolto amici e amiche che vorrebbero sparire, evaporare in uno spruzzo di profumo, sconnettersi con la vita stessa. Partire. E l'ho detto anch'io tante volte.. Per l'India, per l'Australia, in un eremo, su una spiaggia deserta, viaggiare per dimenticare la realtà che ci circonda. Mollare tutto. Per davvero. Io credo nel "altrove", nel senso che ci si può allontanare da se, ma per fare un viaggio dentro di se, diventare esploratori, vivere in una condizione quasi siderale. Avere dei pensieri completi e non frammentare i fatti , cogliere il senso di un respiro umano, di un occhiata e di una stretta di

Un buco nel cuore

La vita va avanti, si sfiorano più cellulari che volti, si vince e si perde, si alzano le spalle, si sorride ancora. Per fortuna. Anche se nel cuore ti si forma un buco. Uno di quei buchi che cerchi di riempire con i ricordi. Ma più lo fai, più il buco s'allarga. Chissà come mai.. Allora nel solco, cerchi di metterci dentro altre persone, cose e sensazioni, ma più tenti di ficcarci nel mezzo un tappo di qualcos'altro, più il buco diventa grande. E fa male, scrivi, ti fai domande, cerchi risposte.. Ma non ho risposte a questa crepa, non sono allenata. Posso solo dire ogni tanto: "ciao Manu".

Ligabue: ed è subito casa.

Lui è il mio cantante da sempre, ora anche il mio regista. Alla veneranda età di 53 anni, ho preso il patentino da giornalista e ho realizzato un mio sogno: fare una breve intervista a Luciano Ligabue. Ero emozionatissima, non sapevo, avendolo davanti e guardandolo negli occhi, se le domande che avevo nella mia testa, sarebbero riuscite ad uscire dalla mia bocca. Ma lui è lui. E lui mi ha decifrata. Perchè sa che sono sole pioggia neve tempesta, perchè ha capito che non sono una professionista dilungo corso, ma che sono io,la Rosi, una un po' grezza magari, ma questa. E le parole sono uscite perchè lui è una brava persona, e mi ha fatto sentire a casa. Grazie Riko.

ANCORA PARLANO

ANCORA PARLANO. LANCIANO PROCLAMI, PROGRAMMI.. FANNO RIUNIONI NOTTURNE.. PATTI.. NON CONOSCONO IL VERBO "VERGOGNARSI" , TROPPO RIFLESSIVO PER LORO. DICONO CHE LO FANNO PER NOI. PER LA POLIS. SUPPORTATI DA UN INFORMAZIONE CHE MOLTE VOLTE è DI PARTE. TRAGICI ERRORI DI VALUTAZIONE, QUANDO SAPPIAMO BENE CHE QUESTO LORO AMORE PER LA POLITICA, ALTRO NON è CHE SOLO UNA SCUSA PER INGRASSARE. I LORO CONTI, I LORO AMICI, LE LORO  FAMIGLIE. TROPPO DEMAGOGA? SUCCEDE CHE LA PROTAGONISTA DI QUANTO SCRIVE, SI è SENTITA APOSTROFARE DI ESSERE INADEGUATA INTELLETTUALMENTE, PER DISCUTERE DI LORO. TROPPO POPULISTA. IO CONTROBATTO DICENDO CHE IL LORO PARLARE RAFFINATO, è SOLO UN MODO PER NON FARCI CAPIRE UN CAZZO, PER LASCIARCI FUORI, PER SPARTIRSI APPALTI, EMERGENZE A CUI SI FREGANO LE MANI QUANDO ARRIVANO, PER FREGARCI, SI, FREGARCI. E  CHE NON C'ENTRA NULLA LA LORO PRESUNTA VOCAZIONE, AL FARE PER LA NOSTRA SOPRAVVIVENZA.. DI NOI, DELLA POLIS NON GLIENE FREG