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Visualizzazione dei post da maggio, 2018

LE DIETE E LE DONNE

N on c’è niente da fare, nel mese di maggio il 99% delle donne  impazzisce e s’innamora di qualsiasi dieta.  E non serve a nulla dire ad un’amica che “ sta bene così”, son tutte fissate. Prendo un virus intestinale e un'altra amica mi telefona dicendo:" il virus ti passerà, e vedrai riuscirai a perdere pure quei 3/4 chili". Mi viene da risponderle:" ma io sto male, e chi ti dice che voglia perdere 3 chili?  Ma non vedi che ho tutte le curve al posto giusto?" E invece me ne sto zitta e sorvolo.  Verbo che ho imparato tardi, ma che intendo usare più spesso. Ma care le mie donne se fossi “buona” vi direi, che nulla è più sensuale di una donna con le curve,  ovvio non con i tornanti, ma curve al punto giusto, e vi direi che il cibo è sensualità, che è piacevole vedere una donna mangiare di gusto, piuttosto che vederla affamata con l'insalatina, di solito una donna che sa godere del cibo poi sa anche godere di altro.. Vi direi che mentre qualcuna

Stroncata da Mina

Io sono cresciuta con Milleluci. Vi ricordate il varietà del sabato sera di Rai 1? Si che ve lo ricordate, io avevo 10 anni e ho impresso tutto nella mia mente e nel mio cuore. La tappezzeria, lo stile, le pettinature ricercate, i vestiti imperiosi, il bianco e il nero. E lei, Mina, che con la Raffa nazionale si giocava il sabato degli Italiani. Mina, l'unica, inimitabile, una DEA. Andavo in bagno e prendevo la spazzola per i capelli, mi mettevo davanti allo specchio e imitavo alla belle meglio i suoi gesti, cantando a squarciagola. Una volta ho rubato da un lampadario della camera dei miei, due gocce pendenti, facendone orecchini da diva. Una tovaglia rossa era il mio vestito, un asciugamani in testa  a mo' di turbante, ed ecco la trasformazione.. Mi ricordo anche che le ho prese di brutto da mia madre, perchè mi ero rasata le sopracciglia come lei. Certo ero un po' strana.. Negli anni ho tentato la carriera di cantante. Fallendo miseramente s'int

Nel visualizzato senza risposta.

Per la mia posta del cuore su IL RESTO DEL CARLINO, ricevo parecchie mail che raccontano storie finite male, amori che sembrano cruciverba, ed ex che vogliono tornare. Non sempre chi fa parte del nostro passato è da riporre nell'ultimo cassetto dello scomparto del freezer, questo è vero, ma a volte il coraggio si dimostra così: lasciando andare chi ci ha fatto del male. Vuoi perchè se ci ha deluso lo farà ancora, vuoi perchè il lupo perde il pelo.. e via discorrendo, vuoi perchè certe persone, tornando indietro, capisci che avresti dovuto lasciarli lì: nel visualizzato senza risposta.

Che cavolo ci facevo io li?

Vi è mai capitato di sentirvi fuori posto? Di pensare:che cavolo ci faccio io qui? Di pensarlo senza dirlo intendo. Quindi continuare a sorridere, fingere di divertirsi, di essere assolutamente d'accordo con le parole che escono da una bocca che ti fa schifo solo a guardarla, annuire. No scusate. Io dissento, io protesto, metto in discussione, sono una rompicoglioni. Non mi farò mai abbattere dalla non voglia di stare in un posto, ascoltando quello che non voglio ascoltare. Voglio essere la pallina che inclina il piano della mia direzione di vita, voglio raccontarmi in altri contesti, con altri sguardi, con altre parole. E non voglio mai smettere di pensare. Per non dire mai: che ci faccio qui?

Amo. Odio. Sono io.

Amo chi fa. Odio chi preferisce criticare. Non sopporto chi si lamenta senza proporre soluzioni. Amo chi sceglie di essere invece di chi "spera" di essere.. Amo le persone che sorridono con gli occhi. Odio gli inetti, le persone volgari, chi da troppa confidenza senza diritto. Odio il fatto che si capisce, dannatamente sempre, quel che penso. Amo chi guarda negli occhi. Chi non abbassa lo sguardo. Chi sostiene la propria ragione. Amo chi vede al di là del mio caratteraccio. Sono cocciuta, determinata, fastidiosamente disordinata dentro. Odio chi mi giudica senza conoscermi. Sono incapace di dare una prima buona impressione di me.. Amo chi crede che il mondo sia un bellissimo posto dove vivere. Odio chi sputa nel piatto dove mangia. Sono capricciosa, pigrissima, golosa. Amo la nutella. Odio lo stracchino. Amo le persone torbide. Odio le persone chiassose. Amo chi sa rispondere alle mie domande. Sono capace di voler bene ad una

Traditori omeopatici del web

Hanno nomi accattivanti e dolci.  Sono tantissimi i siti nati su internet per gli incontri on-line, un modo che molte persone usano per conoscersi anche voluttuosamente.  Ma se siete sposati sappiate che da oggi, nel momento in cui venite scoperti da vostra moglie o da vostro marito, potrete essere accusati di aver violato l’obbligo di fedeltà coniugale.  L’ha stabilito la Corte di Cassazione, dichiarando che chiunque flirti su siti online di incontri,  commette tradimento.  Tutto nasce da una donna che dopo aver scoperto il marito in quella situazione,  ha deciso di andarsene da casa.  Durante il processo che si era aperto per dare il via alla separazione,  il marito ha sostenuto che la colpa dovesse ricadere sulla moglie  in quanto era stata lei ad aver abbandonato il tetto coniugale.  Ma il ricorso dell’uomo  è stato respinto stabilendo che aveva ragione la moglie : il chattare è una circostanza idonea a compromettere la fiducia tra i coniugi e può provocare la  crisi.  

Un vaffanculo non si nega a nessuno

Non siate tentati da quest'aria tiepida, da questo improvviso sbocciare di una primavera travestita da estate, nel mettervi a nudo con la bontà, e a perdonare ex che vi hanno demolito l'anima. Non fatelo. Se gli avete detto addio, se avete deciso a suo tempo di non vederlo/a più, credetemi, una ragione c'era di sicuro. Quindi attenti a non farvi addolcire dal clima affettuoso di questi giorni, uno stronzo, rimane uno stronzo anche sotto il sole. Ieri un'amica mi diceva di essere tentata a riallacciare un minimo di rapporto con uno che da fidanzati, l'aveva sparata su internet in atteggiamenti intimi.. Che questo continua a cercarla, che forse vuole farsi perdonare.. Io le ho consigliato invece di denunciarlo per stalking, perchè quando uno riduce il rapporto a queste bassezze, non c'è clima benevolo che tenga, o perdono per "pace interna" raggiunta a fatica. E che un vaffanculo non si nega a nessuno.

Grazie a CESARE CREMONINI..forse ci saranno un po' meno Batman

C’è una ballata che gira nelle radio,  che non solo accarezza l’udito di chi la ascolta, ma fa pensare parecchio.  Può una canzone avere una funzione riflessiva? Può.  È interpretata  da Cesare Cremonini e ha come titolo “ Nessuno vuole essere Robin”.  Questa canzone, parla delle contraddizioni della società moderna,  dove spesso le persone nascondono la loro solitudine   e fragilità dietro la smania di essere popolari a tutti i costi:   “ Ti sei accorta anche tu, che siamo tutti più soli? Tutti col numero dieci sulla schiena, e poi sbagliamo i rigori. Ti sei accorta anche tu, che in questo mondo di eroi, nessuno vuole essere Robin”  Perché Robin è uno che sta dietro alle quinte, è un comprimario.  Non è Batman, non è un supereroe come noi che siamo tutti dei re su facebook, sui social,  tutti a fare gli espertoni disquisendo su qualsiasi argomento,  complicando le relazioni " come un cruciverba", rimanendo a distanza di sicurezza dietro ad uno scherm

YOUTOPIA : un film-cazzotto che fa riflettere

C’è un gran bel film nelle sale in questi giorni,  ispirato ad una storia di cronaca vera.  S’intitola YOUTOPIA, e racconta in maniera reale,  come il rapporto tra sessualità, denaro e web, possa sconvolgere le vite dei ragazzi,  e di conseguenza quella di noi adulti,  molto spesso ciechi di fronte al loro disagio.  La protagonista è una diciottenne ,  interpretata da una talentuosa MATILDA DE ANGELIS, una che riesce ad indossare tutte le sfumature di una ragazza fragile ma fortissima, che con l’illusione di facili guadagni, prima si spoglia davanti ad uno schermo, poi piange coprendosi con un lenzuolo. Possiamo rimanere indifferenti al disagio che attraversa una società cresciuta con lo smartphone tra le mani?  Protagonista è dunque anche una generazione digitale priva di punti di riferimento nel mondo reale ma perfettamente calata in quello virtuale,  non senza conseguenze estreme.  Con il dilagare di internet, dei social network  si creano una serie di