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Visualizzazione dei post da giugno, 2018

Ligabue vince il nastro d'argento per MADE IN ITALY. Viva Luciano!

Son troppo contenta. Nel ventennale del suo esordio con RADIOFRECCIA, per il suo terzo film, Made in Italy, vince per il miglior soggetto Luciano Ligabue. E MADE IN ITALY lo meritava davvero, perchè la storia è proprio bella, genuina, semplice ed è un film fatto da persone  "per bene". Sapete una cosa? C'ero anch'io. In una caldissima Emilia ( Reggio e Correggio) c'ero anch'io. E ho visto l'impegno, la cura, lo sguardo del regista sui suoi attori, comprimari, comparse, addetti ai lavori. E niente. Quando un film è amato così tanto poi succede che viene amato anche dagli altri. Luciano è uno di noi, uno che sa guardarti, capirti e darti una pacca sulle spalle quando serve. E il pubblico l'ha capito. VIVA LUCIANO

Fiorello non sfiorisce mai.

Vabbè la battuta è brutta. Ma è davvero così: la vis comica di Fiorello non accenna a diminuire. Mi sorprende sempre il suo essere naturalmente simpatico, affabile e giocherellone. E si merita tutto. Tutto l'affetto del pubblico, tutto il successo, tutto quello che a raccolto negli anni è dovuto alla semina. E alla sua famiglia. Io credo che nessuno sia come lui, uno showman completo e unico.

Cristiana Capotondi: la meraviglia.

Raramente mi è capitato di incontrare un'anima così. Così vera, introspettiva, pulita. Sono rimasta folgorata dallo spessore di questa meravigliosa attrice, capace di ascoltare, capace di non avere sovra strutture, capace di incantarmi. Cristiana Capotondi non è una sorpresa per il grande pubblico, forse non lo è per gli addetti ai lavori. Per me nemmeno. Ma che sorpresa non è raccontabile. Grazie.

CINE@DONNA 2018

Non è sempre estate nel cuore delle donne, a volte è inverno pieno,  altre ancora è primavera in anticipo.  Siamo capaci di incatenarci agli alberi per una buona causa,  finiamo a tappeto al primo, secondo, terzo colpo,  ma sappiamo benissimo che ce ne sarà sempre un altro per la quale  varrà sempre la pena rialzarsi.  E chi può descrivere l a fragilità  e la forza delle vere donne,   se non tre delicate e intense interpreti della settima arte?  Il complesso, straordinario e contraddittorio rapporto tra cinema e universo femminile,  avrà lo sguardo indagatore di  Valentina Lodovini, Cristiana Capotondi, Marina Rocco,  che, attraverso serate d’incontri in quel di Riccione,  sapranno incantare, e veicolare nella maniera migliore,  il messaggio di un universo femminile in continua evoluzione. Dopo il successo dei precedenti anni, torna infatti il 27, 28 e 29 giugno   sulla magnifica terrazza dell’ Hotel Atlantic , affacciata sul mare,   Cine@Donna , la rass

CINE@DONNA RIccione 2018

CINE@DONNA Valentina Lodovini, Cristiana Capotondi, Marina Rocco introducono tre film che raccontano tre donne “vere” Cinepalace, Riccione – 27, 28, 29 giugno Si è tenuta questa mattina, sabato 23 giugno, la conferenza stampa di presentazione della terza edizione di Cine@Donna. A Riccione presso la Terrazza Hotel Atlantic hanno presentato l'evento Massimiliano Giometti di Giometti Cinema, Stefano Caldari Assessore Turismo, sport e Cultura comune di Riccione, Antonello Catacchio Studio Sottocorno, Morena Fabbri Marlù Gioielli, Daniele Capello Riguzzi founder & owner Terra55 e Eleonora Cavalli Hotel Atlantic. Giometti Cinema per il terzo anno è schierato con le donne protagoniste attraverso tre giornate di incontri e di film all’insegna del cinema al femminile con Cine@Donna, la manifestazione che si terrà il 27, 28 e 29 giugno al Cinepalace di Riccione. Tre attente e splendide interpreti del nostro cinema e della nostra televisione, che non disdegnano escursioni registic

Lettino bastardo

Giorni fa, mentre prendevo il sole al mare, mi è scaturita in testa una riflessione.   Per farvela breve: chi di voi non si e trovato, almeno una volta nella vita, a combattere con il tettuccio del lettino  parasole, che proprio “non vuole star su”?  Dapprima sospiri, poi man mano che il sole scotta  t’innervosisci e tiri qualche moccolo così in ordine sparso,  ed infine chiami il ragazzo che ti ha portato il lettino e “denunci il disagio”  che inficia fortemente il relax che ti volevi concedere.  Ma lui, ahimè,   non ha la chiave che serve per stringere le viti che lo sostengono e quindi che fa?   Te lo cambia.   Bene, pensi tu.  Ma dove va il lettino bastardo?  Magari va ad un’altra persona che se non si lamenta e il problema va nel dimenticatoio?    Ecco, sarebbe una storia fatta di casualità, di piccoli dettagli che s’incastrano perfettamente  a farmi pensare alla metafora di questa nostra ITALIA,  un paese in eterna riparazione sommaria,  dove si accant

STOP.

L' importante è stoppare le persone quando tracimano. Arginare la loro voglia di schiacciarti, umiliarti, mancarti di rispetto, senza comprendere la tua buona fede, la tua volontà. Forse sarò anche un po' strana, peggiorata negli anni, ma ci sono delusioni e dispiaceri, che faccio fatica a sorpassare. Mi dico che " sono momenti che passano e neve che si scioglierà", che nella vita va accettato tutto, anche la disillusione, anche gli errori di valutazione. Ma non è poi così facile. Lasciamo stare. Ecco a volte siamo serbatoi di pensieri, idee che ci entusiasmano, sorrisi per tutti. Altre volte sembra che il mondo ti costruisca attorno uno steccato d'incomprensioni, di parole scagliate per ferirti, di rumori di fondo assordanti. Ma dire un No fermo, stoppare chi ci calpesta, è rispetto per noi stessi.

La vita è una prova di pazienza

A volte hai voglia di rispondere per le rime a chi ti ha ferito, anche solo con una parola. Però ti ricordi che non sei diventata " adulta" per nulla, quindi fai buon viso a cattivo gioco, E lasci che sia, lasci che pensino, che costruiscano castelli, che si chiedano il perchè, di una tua non reazione. Ed è così che vinci:sorridendo, incenerendo con uno sguardo chi ti voleva dare una lezione di vita. Perchè alla tua età, di lezioni non ne puoi proprio più.

L'amore vale sempre la pena

Mi dicono che sul CARLINO di Rimini pontifico troppo, come una che sull'amore non può dire la sua.. Ma io posso dire la mia, io amo. Ho amato! E anche tanto. Nelle mail che ricevo, trovo spesso la richiesta di saperlo riconoscere a prima vista, perchè è vero, può fare giri immensi e nascondersi sotto varie forme, e magari quando te ne accorgi che quello era L'AMORE, l'hai già perso. Ma è un sentimento forte e stratosferico. Che ti fa dire: PRESENTE! Che ti fa sbarellare, che ti aiuta ad andare avanti ogni giorno, che ti strappa dal letto, e ti porta a correre davanti ad una porta. Che si trasforma nel tempo, magari, che si presta a mille interpretazioni, che riveste la più vasta gamma di sfumature, razionale e irrazionale, invadente e intransigente. Che condisce la tua vita di "wau!" e di "uff!", ma lo capisci che ami, solo standoci dentro. Comunque. Anche con l'abitudine, i passi di bimbo, i salti ad ostacolo, i pianti a dir

Quello che un marito non dice..

Mi sono sempre piaciute, prima le ragazze atletiche poi le donne sportive. L’unico sport che fai tu è alzare la tavoletta del water. Non ti ho mai regalato fiori, ma non è sui fiori che hai misurato il mio amore per te, in questi anni. Il matrimonio deve essere mutuo soccorso, io ti ho dato altre prospettive, punti fermi e obbiettivi che quasi sempre abbiamo centrato insieme. Insieme. Ti ho detto poche volte quel "Ti amo" che tu forse ti aspettavi, ma io il mio amore per te l’ho dimostrato negli atti, e lo sai. Con i fatti. Ci sono sempre stato. Le nostre lenzuola odorano di matrimonio, quella strana invenzione che si sono inventati per farci stare insieme, sempre a dispetto della voglia, nonostante che a volte non ti sopporto proprio.  Non conosci i tempi, parli spesso a vanvera. Fai delle considerazioni, fuori luogo e molte volte, esageri. Sei una donna esagerata in tutto, debordi. Hai un fisico piuttosto morbido, ora hai anche la pancia che si ripieg

Quando tu figlia, diventi la madre di tuo padre

La decadenza fisica è una brutta bestia. Ti porta a rivedere i ruoli. Anzi, pensiamo sempre di saperne interpretare solo uno. Invece. Mio padre è un bimbo indifeso, fragile, una parte di lui è altrove. Il suo caratteraccio ora è come sradicato da quel letto, e io mi sto accorgendo che ho speso più tempo a contrastare i suoi pensieri, che a cercare di ascoltarli e capirli. La vita ti porta a prenderti cura di chi una volta, lo faceva con te. E ti ritrovi ad essere tenera, un aggettivo che forse non sapevi neanche di avere. I pensieri si rincorrono, ti ricordi di quando ti portava a cavalcioni sulle spalle, e ora sei tu a sorreggerlo. Ti sorprendi a guardargli le vene, le macchie di una vita dipinte su quel corpo debole . E ti scopri a ridere e a piangere nello stesso tempo, quando aprendo gli occhi ti dice: pensavo di non ricordarmi più, come si fa  a respirare.

Si muore tutti democristiani. Un gioiellino di film.

Si muore tutti democristiani? Capita raramente, ma capita di andare al cinema “ per caso” e ritrovarsi a scoprire un gioiellino di film. Se ve lo siete perso, ripescatelo, perché “ Si muore tutti democristiani” del Terzo segreto di satira, gruppo satirico nato e sviluppatosi sul Web, è un vero e proprio messaggio sociale che vi sorprenderà. L’idea è quella di trasmettere attraverso una situazione reale, il precariato, le dinamiche di vita dei quarantenni, che nella società attuale sono sottoposte a compromessi, false illusioni, promesse mancate e scarse possibilità di realizzazione personale. E osservando attentamente i personaggi del film, ti accorgi che non c’è niente di diverso da quello che si vede ogni giorno: la difficoltà di una progettualità che i contratti a termine e il lavoro a chiamata non offrono, ma anche il pensare di “ metter su famiglia” o più semplicemente comprarsi un bell’ombrello (come metafora per ripararsi bene “ dal futuro che è adesso”) diventano conquist

Rumori di fondo.

Capita che un giorno non ti va più di ascoltare i rumori di fondo. Quel brusio inutile, fastidioso, inopportuno, che c'è ma che non ti va più di sentire. Chiacchiericci, parole dette a mezz'aria, frasi a metà, piccole insinuazioni. Basta. Non ti metti i tappi, semplicemente li eviti. E stai meglio. Fidatevi.

ALZARE L'ASTICELLA:

Alzare l’asticella. Bella come frase. Me l’ha pronunciata un mese fa una persona che stimo. Ho pensato: se l’ha detta significa qualcosa, significa che forse vuole che io cresca, vuole che abbassi l’asticella del linguaggio e della paranoia e cerca di dirmi che è ora che alzi quella dei concetti. Io rifletto molto sulle cose che le persone con la quale collaboro, che credono in me, mi dicono. Forse è proprio così, possiamo pensare ai problemi come a semplici ostacoli, oppure immaginarli come trampolini verso traguardi più alti. Non sempre va come vuoi, a volte ti senti disarmata, però forse è utile imporsi un manuale di crescita personale, senza lasciarsi indebolire con ansie e frustrazioni altrui. La vita è un viaggio, non tutti viaggiano e non tutti sanno dare, se elimini le risposte dagli altri sei più felice, se ti circondi di persone positive anche e se ti prefiggi di crescere, devi crescere anche in questo, scavalcando con eleganza, alzando gli obbiettivi e mai accontentarsi de

CERTE PERSONE ANDREBBERO LASCIATE LI': NEL VISUALIZZATO SENZA RISPOSTA.

MI DEVO ANCORA SPECIALIZZARE MA POSSO FARCELA. CONTINUO A DARE " PERLE AI PORCI", CONTINUO A CREDERCI, A FARMI ANDARE BENE MANCANZE, OFFESE VELATE, RIMBROTTI, A CONSIDERARE I SENSI DI COLPA. MA POSSO FARCELA. OGNI TANTO MI PASSA UNA NUVOLA ED ALLORA ASPETTO IL SOLE, E SE NON ESCE.. LO CERCO NEGLI OCCHI DI CHI MI VUOLE BENE VERAMENTE. OVVIAMENTE CERTE PERSONE ANDREBBERO LASCIATE LI': NEL VISUALIZZATO SENZA RISPOSTA. FORSE, COME MI CONSIGLIA L'AMICA GIOVANNA, PER ESSERE FELICI BISOGNA ELIMINARE LE RISPOSTE DAGLI ALTRI, FORSE è GIUSTO RICONOSCERE CHE NON TUTTI " VIAGGIANO". IO CRESCO, VIAGGIO, NON POSSO INDEBOLIRMI CON LE ANSIE E LE FRUSTRAZIONI DEGLI ALTRI. SE POI QUALCUNO RESTA INDIETRO, è UN PROBLEMA SUO.

Ogni tanto ci passa una nuvola.

Sono una donna di 54 anni, spesso inciampo nei miei errori, altre volte ci rotolo proprio dentro. Pensavo, con la maturità di asfaltare le mie crepe con una facilità da manuale, credevo, sbagliandomi, di aver acquisito quella sicurezza che mi facesse dire: sono a posto. Certo, all'apparenza non mi manca nulla, e forse è proprio così, ma c'è un qualcosa che mi puntella l'anima. E non è un malessere, non è un'incompletezza del mio essere, non è un lamentarmi a random, è un piccolo, lacerante puntino sul quaderno bianco della mia vita, che non mi fa stare..leggera. "Siamo così..dolcemente complicate" scriveva Ruggeri in un suo capolavoro. Fatto sta che nessuno può conoscere quello che ha dentro una donna, Nessuno può sapere il casino interiore che vorrebbe evitare di avere, ma che ha. E non ci sono spiegazioni se ogni tanto ci passa una nuvola. Semplicemente, ci passa.

La fragilità va decifrata?

Triste. in questi giorni mi sento veramente molto triste. Una meravigliosa donna, amica di salvataggio per tante donne, non c'è più. Lei ci credeva nella solidarietà femminile, odiava il maschilismo imperante e le donne, le sue donne, le difendeva sempre. Ma era stanca. Forse anche stanca di farlo? Difficile parlarne, difficile capire perchè ALESSANDRA ..non ce l'ha fatta. Lei lo sa. Lei lo sapeva. Ciao Alessandra, sei stata una mentore, un grande riferimento per me, una scoperta. UN FARO. TI volevo bene. «Devo iniziare a prendermi cura di me, ergo a prendermi la responsabilità di amarmi, guai ad affidare agli altri il proprio destino, il proprio progetto di felicità. Proverò quindi a volermi bene o almeno a perdonarmi. Smettendo di giudicarmi, condannarmi, vergognarmi».

Un capobranco donna per i lupi della Borsa.

Dopo 226 anni, la Borsa che ha più peso al mondo per gli equilibri economici dei paesi, Wall Street,  è in mano ad una donna. Sembra  dunque che finalmente, si stiano facendo passi in avanti nel comprendere, che la diversità di genere è utile anche nel mondo finanziario. È sempre stato un problema di facciata, in ogni ambito lavorativo “DONNA” vuol dire novità,  modernità, innovazione culturale.. però poi quando c’è da spartirsi il potere, la figura femminile viene messa da parte, improvvisamente non se ne parla più e chissà come mai la scelta  cade su un uomo. L’economia ha che fare con il denaro, con il potere, il problema è  sicuramente culturale e antropologico perché le donne in gamba ci sono, e questa volta l’obbiettivo è stato centrato. I lupi di Wall Street hanno dunque come capobranco una donna. Quale sarà il suo ruolo? Li terrà a bada? Sarà la loro guida? Avrà comunque un ruolo determinante. Arrivata nel mondo delle finanze nel 1994 come stagista,   STACEY fu assunta du