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Visualizzazione dei post da giugno, 2015

Il lato positivo

Quando ti chiudi in casa, per motivi di causa di forza maggiore, che non siano arresti domiciliari dettati da una sentenza, ma da un  motivo di salute, non sai com'è il mondo fuori, non ti trucchi, non ti rifai la ricrescita, non ti metti elegante e anche se avverti la crescente voglia di partecipare alla tua rinascita, campi come puoi, aspettando. Ti dai tempo. Siamo onesti, ti svegli quando vuoi, non hai orari, non te ne frega niente di com'è il tempo, e del colore che va di moda quest'anno. Ci sarà presto la notte rosa, altre manifestazioni importanti che mi vedevano in prima linea, ora saranno orfane di me. Oh pazienza..Quale lezione devo apprendere? Anche l'accidia è un sentimento molto positivo, io trovo.Scopre le carte in tavola. Cerco di trovare in ogni situazione, il lato positivo, e a volte chiudendo il mondo fuori, rivaluti il tuo mondo dentro. La restrizione può portare libertà, il vuoto può portare abbondanza. Ed essere disponibile

Inciampare nell'amore

Una donna che ha un cuore che gli funziona, nel senso che non pompa coca-cola ma sensazioni e sentimenti, allenato ad essere sia felice che triste, deve comunque provare a "provare" sempre. Provare ad emozionarsi, a illudersi, a cadere per terra e a risalire, provare a comunicare, ad esprimere con gesti, sguardi e sillabe ogni forma d'amore. Intraprendere un viaggio con il suo cuore, mettersi le scarpette da runner ai piedi o i tacchi da femmina e provarci. E sfoderare un sorriso che teneva nascosto da qualche delusione passata, scavalcare la diffidenza e provarci. Inciampare magari, sbucciarsi le ginocchia anche, ma poi, capire che senza l'amore, non potrebbe neanche alzarsi al mattino.

Ci sono uomini che non si dimenticano.

Ci sono i luoghi dell'anima, e ci sono i balli emotivi. Dove non hai schivato l'amore. L'alchimia dei colori e dei profumi che ti ricordano un uomo, lo racchiudi in uno sguardo che ti ha lasciato. Quando ci pensi, ti ricorda un luogo preciso che è piantato lì, nella tua testa. E ci sono posti che non si dimenticano. Come d'incanto, basta un refolo di vento che ti pervade e quella sfera di emozioni più profonde, si staglia sul cielo. E ti fa vedere un'abbraccio che hai perso, e ti racconta dell'oro, del verde e del blu, che sono lì, impressi nella rètina dei tuoi occhi. Dottore, mi dica la parcella, perchè pur gestendo il tempo e il fiato, il ricordo non se ne va.

Single dentro

Da qualche parte ho letto che negli ultimi 10 anni i single sono aumentati del 45%. La domanda che mi faccio è: un single, è single dentro? Banalmente si associano i single, che fanno comunque una scelta di vita e non sempre la subiscono, alla solitudine, al cercare di ascoltarsi e al silenzio, a dispetto di un mondo che va verso il rumore più assurdo. Forse i single hanno compreso di avere delle esigenze a cui non possono venire a patti, o magari quando una persona impara a contare solo su stessa, scopre la gioia di vivere. Non lo so, ma credo che questo sia un modo per non cercare di non affidarsi più agli altri, non volendo più un sostegno o un qualcuno con cui completarsi,e sanno scegliere da soli. Per questo credo che i single dentro ce la fanno benissimo e stanno proprio bene con se stessi,vanno dietro alle loro uniche esigenze e forse, ma questo è un mio parere, non si accontentano di "tirar su" quello che capita, pur di sopravvivere. Poi sinceram

Chi certifica l'idoneità al matrimonio?

Ho amiche in fase di separazione. Capita. Non tutti sono idonei a sviluppare un amore fedele, a mantenere promesse. Perchè negarlo? Ogni persona, al momento stesso che decide di fare il passo, dovrebbe darsi una specie d'idoneità,  e farsi la domanda: ce la posso fare? A cosa?.. direte voi A costruire, a sopportare, a compromettersi , a trasmettere ai figli che la passione non dura, a capire noi stessi che l'innamoramento è un delirio, che ha come unico pregio ,  l'essere breve. (Freud) La passione è sopravvalutata, è precarietà, ed è passività sempre: io sono trasportato da te.  Sbagliato. L'amore è decisione, è attività, e trasformazione, è un 'opera di continuazione. Facile mollare, difficile è restare.

Il prezzo di essere me stessa

Ieri sera, parlando con l'amica Catena Fiorello, facevo una considerazione sul mio pessimo carattere, e sul prezzo di essere sempre me stessa. Il fatto che mi piacciono gli eccessi, che sono bulimica di emozioni, mi porta ad iniziare due  o tre libri alla volta. Iniziare nel senso di scriverli , intendo. E' che anche segregata in casa, mi nutro in continuazione di sensazioni, recupero sguardi che penso di aver accantonato, e parole che non ho ancora digerito. Anche rischiando lo sfracellamento del cuore, ma non amando le mezze misure, le mezze stagioni e le mezze persone, e ovvio che poi qualcosa o qualcuno mi delude. Ma vado avanti comunque, fino all'indigestione successiva perchè solo così, io so vivere, e so che questo è il prezzo che pago per essere me stessa. Pura passione e pura delusione. Da sempre una contraddizione in termini. Ora ho appena terminato un libro e ne ho iniziato subito un'altro, perchè come dice la mia CATENA: siamo scrittric

Quante parole al vento

Quante parole al vento si dicono in amore! Tutte quelle promesse, tutte quelle parole che entrano tra i sempre e i mai. Fate in modo di far conoscere gli abbracci di voi, l'esserci, non dite :"ti penso" se state baciando un'altra, siate coerenti in modo di non dovervi rimangiare tutto, quando è finita una storia. Volate dentro il cuore di una persona con i fatti, con i gesti, con le conferme. Ed evitate di dire: "mi manchi", se poi non siete in grado di correre incontro all'amore. Pesatele le parole, poi le persone s'illudono, e vanno avanti col tavor. Eccheccazzo!

Che le bandiere sono tutte pretesti

Noi sempre piccoli a guardare il panorama d'arresti, di finti sdegni, di falsi scenari . Le pronte battute, le chiacchiere da bar, la demagogia infinita e finita tra le nostre tavole, tra il primo e il secondo di quest'estate. Ora si discute su quanti emigranti ogni regione si deve tenere. Ma questi poveretti, queste anime allo sbando, non sono solo fuggiti, questo è un esodo di massa, deciso a tavolino tanto tempo fa da governi incapaci di governare. E le bandiere sono tutte pretesti... è qui che i capitani politici del malaffare, in una stanza a due passi del porto, si comprano gli sgombri, lucrandoci sopra.. Sciacalli di merda!

Il pensiero vola via web

Ci si può innamorare via web? Intendo dire, senza sguardi intriganti, riconoscere un odore come "quello per cui partire, le atmosfere romantiche, i brividi a fior di pelle? Virtualmente si fa? Si perde la bussola? L'educazione sentimentale di ognuno di noi, si può addomesticare con la tecnologia? Io credo nei 5 sensi. Su tutti il tatto, ma anche l'olfatto non scherza.. Poi gli occhi trasmettono si sa.. e il sentire un tono di voce ti può far venire quel famoso groviglio di stomaco, e la bocca.. l'anima te la impasta. Ma ci sono le affinità elettive, che due persone possono riconoscere di avere anche dopo anni, quando  la vita li ha giustamente separati, impegnandoli  ad essere "altri". Magari perchè allora non era il momento, ma che possono scoppiare in un frammento di vita quotidiana, tramite un cavo dell'adsl, ora. Trasmettendosi il bello che c'è ancora in loro. Anche dopo malattie, lutti, feste comandate e gite

INDOSSARE I SENTIMENTI

I sentimenti non si provano, s'indossano. Questa frase mi piace tanto. E' un modo di essere chiari. Non sopporto chi non sa cosa "prova", chi "pensa" di amare, chi "crede forse" che qualcuno gli piacicchi, chi non sa di colore sono le sue emozioni. Le mie sono nere o bianche, non hanno gradazioni, sono decise e le difendo. Conseguenze comprese, sofferenze comprese, piacere compreso. Si fanno domande e si danno risposte. Punto. Ieri parlavo con un amico sulla non comunicazione chiara delle donne, sulla loro complessità, sul loro dire e non dire, sul sotto intendere emozioni, sull'affossarle e poi tirarle fuori quando vogliono colpire. Sugli spiragli che lasciano, sulle porte lasciate mezze chiuse, con quel raggio di sole che s'intravvede a dare una speranza, un 'illusione. E' così difficile dire: mi piaci, facciamo qualcosa insieme? Anche solo una torta di mele, ma insieme. No, noi ci complichiamo la vita con 200

Un cipresso di Van Gogh

Ho sempre amato i cieli in tempesta. Da bambina odiavo la pioggia e  le burrasche, mi nascondevo sotto il tavolo, ora mi sembra di avere sul viso i tratti dell'inverno. Eppure è estate. Invece, vento e brina sulle labbra, mattine color cenere, i pomeriggi immobili dei quadri di De Chirico. Eppure ora vi assicuro, vorrei tanto essere un cipresso di Van Gogh, proteso verso il cielo terso.

Elemosinare una carezza

Per la mia rubrica sul Carlino Rimini ,                   ricevo mail di uomini e donne che vivono sui set di un film senza saperlo. A volte si elemosina una carezza. Poi succede che si tocca il fondo e si pensa: "ma come ho fatto?" Allora si sente un silenzio che è un po' difficile da smaltire, un impeto d'orgoglio che non sapevi d'avere, e si torna a se stessi. E si pensa: "ho sempre me!" Si torna a parlare di quelle carezze che non hai avuto così, senza troppa importanza, si dice che si.. forse abbiamo avuto qualcuno che ci ha cambiato l'umore ma pazienza.. che ora non abbiamo più lacrime da offrire, ne ceri da accendere sotto la sua fotografia. Ti racconti che ti sei fatta un film. Bello, bellissimo.. nonostante il finale

Piovono cuori ovunque

La ragazza sapeva che se ti distrai, piovono cuori ovunque. E noi spesso scappiamo al riparo, chiedendoci se quando pioveranno i nostri, troveranno ombrelli aperti che li faranno rimbalzare via, o se ci sarà qualcuno che li prenderà al volo. Ma la donna, questa donna, guarda i fiori appassiti e pensa che forse, non vuole più saperlo.

SPARIRE: desiderio o necessità?

Si spera sempre, quando scompare qualcuno, che quel qualcuno, abbia VOLUTO sparire in maniera VOLONTARIA. Che sia stata una sua scelta "l'allontanarsi da se'", da un identità che sembra non aderirgli più. Ma l'identità è importante,te la sei costruita sbagliando, agendo, frequentando i luoghi e assaporandone pregi e difetti. Volerla perdere, significa fare uno sforzo enorme, per RIPENSARSI E RICOSTRUIRSI. I casi di sparizione degli ultimi tempi, ci portano a pensare, che la vita che viviamo, non ci assomiglia più, e l'incapacità di adattarsi ad essa, ci porta a vivere in una posizione di estraneità e distacco. Io non so cosa scatti, a livello d'inconscio, in una persona che fa questa scelta. Sento però amiche e conoscenti dire che "non ne possono più", che il peso di una vita che è difficile da vivere, è sempre più insopportabile, che vivere, dovrebbe essere "più semplice". Parto, non so se torno.. mi ha detto un'

L'ATTESA DEL DOMANI

Vorrei attendere il domani con la curiosità di una bambina. Sapendo che il passato non determina il futuro. Sapendo che posso fare di più di quello che penso. Sapendo che amare non è mai sbagliato. Sapendo che posso trasformare la sconfitta in sfida. Sapendo che non c'è nulla di duraturo ma tutto è in mutamento. Sapendo che devo rispettare la sofferenza degli altri, ma che non devo mai darle il potere di distruggermi. Sapendo che non devo smettere mai d'imparare. Sapendo che non devo mai smettere di perdonare. Sapendo che quello che arriverà.. sarà da attendere.

Si tiene botta

Per forza.

IL BISCOTTO NEL TE'

7 maggio 2015, ore 6:40 Ospedale di Rimini. Fra poco arriva “Berto”, il marito della Carla, la mia vicina di letto. La  Carla si attacca alla vita come può. Ha 85 anni e un ictus a farle compagnia da un po’, da quando mentre una mattina, come tutte le mattine della sua vita, faceva la colazione con il suo cavaliere. Quel mattino di aprile dove ha perso contatto con la sua quotidianità di “z’dora”. È successo un po’ così, come quando inzuppi il biscotto nel tè, e te lo porti alla bocca per mangiartelo. Invece ti si dissolve in pappina, sul fondo della tazza. Sarebbe stato buono il biscotto, dolce ancora per anni. Invece.  Tutti i loro attraversamenti di vita, ora sono qui, stesi, su questo letto mentre si sfiorano le mani,  con una commozione e una sensibilità che difficilmente si trova in altri gesti. Quando Berto arriva, lui gli chiede chinandosi su di lei: “come va Carla?”  ..“non c’è male”.. lei sempre gli risponde con un soffio di voce. E lui arr