Ti lascio il colore degli occhi di mio padre.
Le cadute e i voli che non hai ancora fatto.
Ti lascio le parole che lui mi lasciò.
A volte ti sembreranno troppe, a volte poche, ma tu non te ne curare.
Rimani libero come il sogno d'un bambino, dividi il tuo sangue coi compagni,
che i migliori compagni che potrai incontrare sono sempre bambini.
La tua voce può rompere ogni frontiera,
e le idee giuste non si possono ammazzare.
Ricordati, figlio mio, che un giorno potrai andare dove vorrai.
Che il mondo è tuo, e di tutti gli altri.
Che una macchina può diventare un letto e un treno un razzo supersonico.
Che un giorno, aprendo gli occhi e guardando più in là, vedrai una strada che non conosci.
Che porta a una città che non avrai ancora conosciuto.
E tu farai chilometri per arrivare in quella città.
O forse dentro quella città ci abiterai già, ma di questo non preoccuparti, l'importante è non chiudere gli occhi. Allora quella città sarà tua, sarà Nostra.
Ma tu non ti fermare, vai oltre, continua a camminare, arriva fino alla fine della strada e apri quella Porta.
Guadagnatela, vincila, spalancala insieme agli altri: e quella Porta sarà vostra.
Allora avrai tante braccia, tante gambe, tante gole: volerai.
Come un'aquila che era un topo, come un serpente diventato farfalla.
Ti verrà da piangere e come un pazzo godrai, perché insieme sarete il fuoco che esce dalla terra.
Il fuoco che ribolle mille anni sotto i palazzi, e che quando esplode, beh.. esplode.
Non lo si può fermare: è il sangue della terra.
Può anche darsi che tu stia sognando, ma tranquillo, non si lotta solo coi pugni e con le unghie, ma anche col cuore con la testa, godendo, soffrendo e soprattutto.. sognando.
Ah l'ultima cosa, sangue del mio sangue: sappi che quel giorno è oggi.
E che quest'oggi non cambia mai, è sempre oggi.
E che è così, per tutti. Per tutti quelli che hanno trascorso la notte chiusi in casa.
Per ogni donna che cammina a testa alta per strada.
Per ogni folla che si muove come un solo corpo.
E che allora, sarai immacolato, perché sarai: saetta, folgore, eco, bianco e nudo. E sarai bello: come il tramonto dietro i palazzi, bello! come la pioggia che suona alle finestre, bello! come un bambino che dorme, come il silenzio di notte, come il gelsomino. E insieme agli altri sarai: Cuore.
Teste.
Polmoni.
Budella.
Gambe.
Braccia.
Dita.
Cuori.
Lingue.
Occhi.
Milze.
Cuori.
Pancreas.
Gole.
Fegati.
Cuori.
Caviglie.
Vagine.
Ginocchia.
Cuori.
Testicoli.
Orecchie.
Voci.
Cuori. Ah l'ho già ripetuto.
Non importa.
CUORE.
Le cadute e i voli che non hai ancora fatto.
Ti lascio le parole che lui mi lasciò.
A volte ti sembreranno troppe, a volte poche, ma tu non te ne curare.
Rimani libero come il sogno d'un bambino, dividi il tuo sangue coi compagni,
che i migliori compagni che potrai incontrare sono sempre bambini.
La tua voce può rompere ogni frontiera,
e le idee giuste non si possono ammazzare.
Ricordati, figlio mio, che un giorno potrai andare dove vorrai.
Che il mondo è tuo, e di tutti gli altri.
Che una macchina può diventare un letto e un treno un razzo supersonico.
Che un giorno, aprendo gli occhi e guardando più in là, vedrai una strada che non conosci.
Che porta a una città che non avrai ancora conosciuto.
E tu farai chilometri per arrivare in quella città.
O forse dentro quella città ci abiterai già, ma di questo non preoccuparti, l'importante è non chiudere gli occhi. Allora quella città sarà tua, sarà Nostra.
Ma tu non ti fermare, vai oltre, continua a camminare, arriva fino alla fine della strada e apri quella Porta.
Guadagnatela, vincila, spalancala insieme agli altri: e quella Porta sarà vostra.
Allora avrai tante braccia, tante gambe, tante gole: volerai.
Come un'aquila che era un topo, come un serpente diventato farfalla.
Ti verrà da piangere e come un pazzo godrai, perché insieme sarete il fuoco che esce dalla terra.
Il fuoco che ribolle mille anni sotto i palazzi, e che quando esplode, beh.. esplode.
Non lo si può fermare: è il sangue della terra.
Può anche darsi che tu stia sognando, ma tranquillo, non si lotta solo coi pugni e con le unghie, ma anche col cuore con la testa, godendo, soffrendo e soprattutto.. sognando.
Ah l'ultima cosa, sangue del mio sangue: sappi che quel giorno è oggi.
E che quest'oggi non cambia mai, è sempre oggi.
E che è così, per tutti. Per tutti quelli che hanno trascorso la notte chiusi in casa.
Per ogni donna che cammina a testa alta per strada.
Per ogni folla che si muove come un solo corpo.
E che allora, sarai immacolato, perché sarai: saetta, folgore, eco, bianco e nudo. E sarai bello: come il tramonto dietro i palazzi, bello! come la pioggia che suona alle finestre, bello! come un bambino che dorme, come il silenzio di notte, come il gelsomino. E insieme agli altri sarai: Cuore.
Teste.
Polmoni.
Budella.
Gambe.
Braccia.
Dita.
Cuori.
Lingue.
Occhi.
Milze.
Cuori.
Pancreas.
Gole.
Fegati.
Cuori.
Caviglie.
Vagine.
Ginocchia.
Cuori.
Testicoli.
Orecchie.
Voci.
Cuori. Ah l'ho già ripetuto.
Non importa.
CUORE.
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