Ci sono luoghi normali, che non hanno una coscienza di quello che realmente sono. Luoghi che inondano, debordano, escono dal loro ruolo. Sono presuntuosi. Ci sono per esempio stanze, che si dimenticano di essere camere e basta, diventano luoghi di culto, di ricordo ossessivo, dei templi anche. E tu ti senti la sacerdotessa di quel simulacro, e accendi ceri, e ti vedi con labbra luccicanti in adorazione. Ti sembra che qualcuno ti possa aprire la porta solo per chiederti: desidera?
Interviste di Rosalba Corti. Conversazioni e riflessioni nel mondo dello spettacolo.