Per dipingere un ritratto femminile così lieve,
occorre prima sognare la primavera.
Vedere prati fioriti, e sentire il profumo dell'erba tagliata di fresco,
riempire l'aria.
Svegliarsi e fare di lei, giustizia.
Riprodurre dentro se' la sua anima,
e assorbirne la magia.
E apprezzarla con pennellate di colori tenui,
non dimenticandosi di "quegli occhi",
fiammelle accese sul mondo.
E poi mettersi in fila ad ammirare il quadro,
in un silenzio irreale, disturbato solo dallo sguardo.
"Ha capelli lunghi, occhi come stelle,
invoca l'estate?"
Questo si mormora nell'apparenza.
Ma io che la conosco bene,
so che è la sua umanità a farla stabilire un baricentro,
a tenerla in piedi,
e che il vento la porterebbe via,
se non avesse tutte quelle profondità dentro se'.
E la spontaneità dei pensieri,
unite alla sua bella persona, avvolta da una nuvola di mistero,
la rendono indimenticabile e capricciosa.
Questa è la mia amica DANIELA,
una che mi ha donato il perdono.
Auguri mia DEA.
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