Maggio è finito. Occhi color del cielo, angoli della bocca in giù. Non l'ho potuto osservare, se non dalla finestra di un ospedale, e sto scrivendo l'odio e l'amore che provo per questo mese. Se potessi dare un nome alla parte di me che si nasconde, la chiamerei sicuramente: maggio. Da bambina amavo maggio, il mese del mio compleanno, il mese del rifiorire di tutto, il mese del sole e della mia preparazione alla vita. E' lo scatto di un attimo questo, istantanea fugace dei miei primi 50 anni, di chi in maggio rivede una stagione perduta. Ora maggio è il mio ritratto con angoli della bocca in giù. L'amarezza di chi ha sempre amato il cielo limpido, e se lo vede trasformare in grigio. E forse è proprio il colore che non mi piace. Indefinito, ne di qua ne di là.. No, non fa per me.
Interviste di Rosalba Corti. Conversazioni e riflessioni nel mondo dello spettacolo.