Siamo un po’ tutti fallati.
Me ne accorgo dalle mail che
ricevo per la posta del cuore, non sappiamo più vedere il bello che ci circonda,
siamo un lamento continuo,
e forse non sappiamo
più riconoscere la felicità.
Mia nonna mi diceva che quando sei felice, anche
la strada che ti porta a casa, ti sembra nuova.
Ora capisco il senso di questa frase.
Giorni
fa ho attraversato il nostro centro storico a piedi.
E mi è sembrata una città
nuova, piena di sorprese ad ogni angolo.
Confesso che non lo facevo da tempo,
non mi soffermavo ad osservarla bene.
Abbiamo una Rimini bellissima, ero
davvero felice nel constatarlo e tutto era felice con me.
E la felicità è un
viatico per rinnovare tutto.
Guardavo il Teatro Galli tornato al suo antico splendore
e mi sono
ritrovata nella giungla dei felici, persone che camminavano con la testa
al’insù che si riconoscevano in quella sensazione di meraviglia, poi ho
continuato verso i giardini delle mura malatestiane
e ho scoperto di avere
ancora entusiasmi,
di avere una rinnovata voglia d’imparare la storia di questa
città che mi ha accolta più di 30 anni fa.
E poi via per le vie del corso e
quando sono arrivata sotto l’Arco di Augusto,
mi sono sentita a casa.
Essere
felici è scoprire che anche quello che ti sembra ostile non lo è.
È scoprire
nella solita strada che ti riporta a casa ogni giorno, una magia nuova.
E in
una città bella come Rimini, non c’è posto per i tristi.
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