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Il viaggio come catarsi



I viaggi sono un qualcosa di catartico?
Forse.
Viaggiando il tempo passa, ma non  che il tempo che passa mette in ordine le cose,
però aiuta a ridarti una dimensione.
Ripulisce, separa la materia plastica da quella umana..
Si dà la giusta importanza alle distanze,
si ritrova uno sguardo che è sempre stato lì,
si ricollegano i tanti tasselli di una vita,
e in qualche modo ci si perdona gli inciampi.
Perchè in un certo senso, lo spiazzamento che le deviazioni provocano in noi,
ci costringono a ripensarci come esseri umani capacissimi di sbagliare.
E a cambiare prospettiva.
Errare può anche significare che ti sei allontanata dal vero.
Ma forse sei solo andata alla ricerca del vero.
Quindi consiglio a tutti di viaggiare,
invece che dare i soldi ad uno psicanalista,
perchè vi assicuro che fermarsi e osservare la natura,
ha un effetto catartico.
E poi può darsi che nella vostra vita,
torni l'arcobaleno.



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