Martina vestita di vento

Quel giorno di aprile io e il vento abbiamo stretto
un'alleanza.
Lui sarebbe entrato da te, e nel tempo,
tra un sorso di caffè e l'altro,
ti avrebbe trasmesso i miei pensieri.
Nell'aria, vibrazioni tra l'una e l'altra
aspettavano in silenzio,
mentre un piccolo cuore,
si materializzava nella tazzina.
Lo sguardo accogliente,
l'abbraccio che s'infilava tra l'asciutto di un discorso.
Le nostre voci che intrecciavano diversi fili di eccitazione, curiosità, stupore,
conoscenza e divertimento.
"Il cuore delle donne mi attrae da sempre",
 ti ho detto.
Ora posso dirti che è il cervello che è ruminante,
rimastica le informazioni di quello che sente, le mischia e le decifra.
E le pulisce.
Ora che ti conosco meglio, ti dico che ti vedo vestita di vento,
suonare l'arpa come in quadro del Botticelli,
in re maggiore.
E che quello che vedo e che sei,
mi piace tanto.
Auguri Martina, è bello che ci sei.