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CENTO

Io non riesco più a sentire questa notizia.
Non posso più commentare.
Scusate.
Sono una donna anch'io.
anch'io amo e ho amato,
anch'io sono stata amata,
e amo.
L'idea che una persona che ha condiviso con me un caffè,
un letto, un sogno, un progetto, un pensiero,
possa tradire tutto questo con un coltello,
un'arma, un'idea di possesso assurda,
mi demolisce dentro.
Per favore non chiamatelo AMORE
quello che porta a sopprimere,
ad annullare.
Voi cronisti, voi opinionisti, voi giornalisti,
quando un'altra donna sarà massacrata,
dite le parole giuste nel definire quel sentimento malato.
Anzi non chiamatelo nemmeno sentimento,
chiamatelo possesso.
Per favore, almeno alle parole,
date il giusto peso.


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