La parte più difficile è sempre lì,
affrontare la sua scomparsa.
Ogni tanto mi si forma la lacrima, pensandola.
Lacrima che poi scende sul tavolo,
e lì si forma un cuore.
Sorrido tanto al mondo,
nessuno mi vede mai triste,
una roccia agli occhi degli altri io sono, questa è la mia cifra.
Ma cado spesso nelle mie contraddizioni, nelle mie fragilità.
A volte devo stare molto attenta al peso delle cose che porto con me.
Mi sento come un'alpinista,
una scalatrice delle vette più alte del dolore,
e ogni grammo che mi porto dentro,
fa la differenza.
E credo che non ci sia niente di male,
ne di strano, avere nostalgia di una sorella che non c'è più.
Ma che c'è. Sempre.
Perchè ciò che è esistito, esiste.
Commenti
Posta un commento