"Mi sono a messa a scrivere sul serio perchè mi piaceva".
Ecco quello che ho detto al buon MIRABELLA tempo fa in Rai,
quando mi ha fatto la domanda: perchè una cassiera diventa scrittrice?
Ed è vero, in principio scrivevo a strappi.
Sugli scontrini, tra un cliente e l'altro alla cassa.
Poi non mi bastava più e scrivevo in ogni dove,
in macchina, ferma in un parcheggio,
mentre scolavo la pasta,
tra una stirata e l'altra.
La notte poi, era mia.
Ho cominciato pian pian ad avere l'assillo delle ripetizioni e delle assonanze,
l'intenzione era quella di un resoconto secco delle immagini che mi attraversano il giorno,
ma mi ha preso la mano.
Tutto quello che mi passava per la testa lo mettevo nero su bianco,
come se avessi dentro una vocazione al racconto.
Una sorta di bulimia delle parole.
Un po' come quando si ha l'amante,
ti lasci coinvolgere perchè ti piace.
Tutto qui.
E fai fatica a smettere.
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