PIEGHE NEL CUORE CHE NON SI STIRANO.
Novembre, e lo so per certo, è un mese sommerso da molte altre cose:
Novembre, e lo so per certo, è un mese sommerso da molte altre cose:
un lavoro che filerà liscio, i panni asciugati da piegare,
un
frigorifero da riempire, delle mail da leggere, un vetro da pulire, un controllo da prenotare, la benzina da fare.
Cose così.
Un mese un po' così..da vivere naturalmente, senza eluderlo, sorpassandolo magari,
mettendoci una porta, una via d'uscita. Per poi prendere, e andare. Oltre.
Oltre lo sconquasso di un ricordo.
Odio le ricorrenze, ma ci sono. Odio questi sbalzi di temperatura, ma ci sono.
E' un qualcosa che non mi so
spiegare, ma so di avere come tanti, le pieghe nel cuore.
Pieghe che non si
stirano.
Che sono lì in quanto tutto torna, e non ci vogliamo ingannare,
sono lì per accogliere chi abbiamo amato e che non c’è più..
Ce le abbiamo tutte: servono per conservare il ricordo.
Non so voi ma io, distante da un altro corpo io mi addormento, so
farlo,
ma il pensiero poi mi raggiunge e raggiungo, e nel sonno mi sciolgo,
stretta stretta.
E le pieghe, le mie pieghe, vengono accarezzate e guardate per
intero.
E mi accorgo così, che non c'è altra soluzione per conservare il
contatto,
e restare insieme alle persone che non ci sono più: pensarle.
Rosalba Corti
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