Mi sono alzata presto, ho messo i tennis ai piedi
e senza pensarci troppo sono uscita.
Questo mi succede quando in un istante tutto il resto mi diventa impossibile,
quando fingo che va quasi tutto bene..
Aria, elucubrazioni mentali, il sentire una distanza.
2000 passi, ed ero già sugli scogli del porto di Rimini.
Un sole tiepido scaldava i miei pensieri,
mi piace sentirli nudi e puliti.
L'odore del mare al mattino presto, è unico,
lo puoi annusare 1000 volte in 1000 momenti diversi,
ma all'alba non assomiglia a niente e a nessuno.
Il colore è un non colore,
un grigio-verde simile solo a quegli occhi che magari non vedi più da tempo,
ma che il suo ricordo ti rimanda a quel senso lì,
quello che si prova quando si torna a casa,
dopo un incontro di boxe.
Guardavo l'alba e la voglia di ripulirmi s'impossessava di me,
il fluire, lo svuotare la testa e la decisione di tinteggiarla
di senso, di piccole cose che erano grandi per me,
un tempo.
Quel rosso-arancio che filtrava dalle nuvole,
e si rifletteva nel mare,
accarezzava il fuoco della noncuranza,
e con fare gentile m'invitava a dominarlo.
L'andare e il venire delle onde mi esortava alla pazienza,
mi sono guardata nello specchio dell'acqua e mi sono vista,
finalmente.
E ORA SO.
Oggi è il primo maggio,
quando ero giovane, Tozzi cantava TI AMO,
il ritornello faceva così :" primo maggio, su coraggio.."
Non ho mai capito cosa volesse dire.
Oggi, festa del lavoro,
io sto lavorando su me stessa,
e quello che voleva dire quella canzone,
ora è parte di me.
Commenti
Posta un commento