Amo i fari.
Li vedo da sempre come icone della condizione umana.
Certo rappresentano un elemento caratteristico dei paesaggi marini,
io li identifico come l'unica indicazione della rotta.
La luce di una vita, che ti conduce in acque sicure.
Tanto che in un mio romanzo c'è un marito-faro,
l'ho voluto inserire per dare una guida ad una delle mie donne.
Nel libro gli uomini hanno tutti dei soprannomi,
non ho volutamente dar loro un nome.
Questo perchè sono dei mezzi,
attraverso di loro le mie donne si conosceranno,
sbaglieranno e capiranno tanto.
Non mi sento di sminuire il loro ruolo,
senza di loro, nessuna di loro,
avrebbe capito mai.
Li vedo da sempre come icone della condizione umana.
Certo rappresentano un elemento caratteristico dei paesaggi marini,
io li identifico come l'unica indicazione della rotta.
La luce di una vita, che ti conduce in acque sicure.
Tanto che in un mio romanzo c'è un marito-faro,
l'ho voluto inserire per dare una guida ad una delle mie donne.
Nel libro gli uomini hanno tutti dei soprannomi,
non ho volutamente dar loro un nome.
Questo perchè sono dei mezzi,
attraverso di loro le mie donne si conosceranno,
sbaglieranno e capiranno tanto.
Non mi sento di sminuire il loro ruolo,
senza di loro, nessuna di loro,
avrebbe capito mai.
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