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No.

Nella giornata internazionale contro la violenza sulle donne,
io vorrei partire da un NO che ogni donna dovrebbe dirsi,
e  mettere in pratica per rispettarsi.
E parlo di farsi rispettare dall'inizio,
parlo di quando facciamo passare atteggiamenti che non ci piacciono,
ma alla quale non sappiamo dire no,
perchè pensiamo che siano di passaggio,
rari, non ripetibili,
non trasformabili in botte.
Quei "stai zitta!"
quelle mezze parole,
quelle frustrazioni che a volte un uomo riversa sulla persona che le sta accanto,
per sfida,
per capire fino a dove può spingersi,
quelle censure ad un desiderio,
una voglia diversa che non sia la sua,
una manipolazione di un modo di vivere,
di vestire,
d'incontrare.
Di pensare.
Ma anche un No urlato ad una persona che non ci vuole,
un no a chi ci ha voluto solo per abbellire la sua vita,
un no a chi ci ha fatto del male ed ora per mettersi l'anima in pace,
ci chiede perdono.
Ma chi ti vuole bene,
bene veramente,
le parole che non vuoi sentire non te le dice,
le ferite che sa di infliggerti te le risparmia,
le mancanze non te le fa mancare.
Perchè l'amore è questo:
Esserci, poter contare sull'altro.
Il resto è fila alla cassa.


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