L’anno nuovo non esiste, è un qualcosa di puramente mentale.
Questa è una mia convinzione, sia chiaro, ma mi viene difficile pensare che il
31 dicembre si concluda un anno vecchio e il primo gennaio del 2018 ne inizi uno
nuovo.
Il calendario è necessario per far rispettare le scadenze, questo è
innegabile,
ma se ci pensiamo bene, tutto continua come la sera prima.
A dir la verità, potrei concepire un “nuovo
anno” solo se si praticasse “ più silenzio”.
Ma per quello c’è sempre poco spazio. Si
straparla, si ripetono parole su parole, concetti da esporre, battute da fare, opinioni
da esprimere, parlare e usare tutte le parole che ci si sente di dire.
Perchè imporsi
il silenzio, quello volontario, quello praticato per scelta, sembra diventata
un’impresa impossibile. E “ non dire”, una follia in questi tempi così socialmente
attivi.
Quindi me ne frego di fare diete depuranti, di superare crisi di
mezz’età, di seguire fashion blogger che mi dicono come mi dovrei vestire, di
fare gare per arrivare prima: che mi superino pure, io voglio rallentare. Ed
elogiare quelli che stanno in silenzio.
Quindi quando mi chiederanno : che
propositi hai per l’anno nuovo Rosi?.
Risponderò che non voglio dire, voglio ascoltare
solo il mio respiro, riflettere, soppesare , elaborare i fatti che accadono e
cercare di capire, spegnere il cellulare, la tv, e concentrarmi solo su quello
che mi fa stare bene. Punto. È un mio diritto no?
Magari potrei scoprire di
essere una persona libera.
Rosalba Corti
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