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DARDUST Lost in Space

 

Dopo il blocco causato dalla pandemia Dardust ( Dario Faini) sarà in scena con un suo spettacolo Live a Rimini, per Ulisse Fest venerdì 28 agosto alle ore 22.30. Il musicista che ha avuto la consacrazione dal punto di vista mediatico con la vittoria di Mahmood a Sanremo (con Soldi) in veste di autore e produttore, da una decina di anni è l’artista più ascoltato al mondo.

Autore, pianista, musicista e produttore con all’attivo 40 dischi di platino che vanta collaborazioni con artisti del calibro di Jovanotti, ha ripreso la propria attività live inventandosi lo spettacolo Lost in Space, un concerto-racconto in piano solo ispirato ai viaggi musicali documentati dai dischi precedenti. L’esibizione tanto attesa, promossa da Lonely planet,  avverrà nella cornice magica di piazza Cavour, per la festa del viaggio.

Dardust, qual è il concetto del viaggio per lei?

Il viaggio è fondamentale per il mio percorso. Il tema del viaggio come esplorazione, integrazione tra culture diverse è parte fondante della mia creatività. La mia ricerca con Dardust (progetto multidimensionale che unisce l’emozione della musica in una cornice live di sorprendenti effetti visual) nasce da un viaggio che ho tracciato prima ancora di scrivere i tre album collegati a tre città importanti per la mia crescita musicale: Berlino, Reykjavík, Londra. Gli U2, David Bowie, Brian Eno e tutta scena musicale islandese, hanno catturato tanto la mia creatività. E poi Edimburgo, la città di Trainspotting.

Lei è il mago delle Hit, sua è Riccione dei The Giornalisti.

Al di là dei numeri che a me non interessano, m’importa fare il mio lavoro rispettando una visione e non scendendo mai a compromessi, cercando di tenere alta la qualità. Non tradendo il mio essere ho collaborato con davvero tanti artisti che a loro volta, mi hanno arricchito l’anima. Elodie, Jovanotti, Fedez  e tanti altri.

Quanto è importante esprimersi tramite il live?

Il live deve essere un’esperienza comune che parte dal fatto che tutti gli elementi devono essere un tutt’uno. A Rimini non potrò portare gli effetti sonori e le proiezioni degli elementi naturali, ma sarà comunque un esperienza emozionante.

“ Se mai ti sei perso nello spazio, sai cosa vuol dire” ha scritto sui social.

Esatto. “Lost in Space” è pensato per perdersi e ritrovarsi, lasciarsi andare per uscire dalla propria “ confort zone”. È un espediente che vorrei coinvolgesse anche il pubblico: infondo questo atteggiamento da esploratore mi è sempre piaciuto. Invito tutti a fare questo viaggio cosmico, con me.

Lei si è esibito di recente anche nei musei, tra i dipinti e le opere d’arte. Rimini è un museo a cielo aperto..

Curioso di esplorare Rimini! L’ho sempre vista nell’immaginario estivo e sono davvero contento di venirci proprio per lasciarmi affascinare dai suoi monumenti storici e scoprire la parte più nobile, a partire dal Teatro Galli .

Sempre al Galli l’artista alle 18,30, terrà un incontro con Jacopo Tomatis, per spiegare come nasce un progetto di musica strumentale che guarda all’immaginario elettronico del Nord Europa.

Rosalba Corti

 

 

 

 

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