Come mi giro,
vedo persone che hanno conosciuto il cancro.
Le sento parlare di cure infinite,
di capelli tenuti corti "per comodità"
di braccialetti che coprono i lividi.
Di angoscia, d'incertezza,
della botta che è arrivata e degli altri che pretendono la normalità,
da te.
E della voglia di trasformare la paura in qualcosa di propulsivo che a volte non basta,
per essere quello che gli altri vogliono che tu sia, "normale".
L'onda del disastro che ti porta a pensare che è troppo tardi per tutto.
La vita dopo "il mostro" c'è,
esiste.
Ha una voce.
Infondo nulla cambia e tutto cambia.
Ti metti un fondotinta,
un po' di rossetto sulle labbra
ed esci di casa,
come se nulla fosse.
Tutte le persone che sanno di cosa parlo
hanno tutto il mio apprezzamento e la mia tenerezza
e spero che un giorno
sapranno dire con un sorriso:
ho avuto paura, ma mi è passata.
vedo persone che hanno conosciuto il cancro.
Le sento parlare di cure infinite,
di capelli tenuti corti "per comodità"
di braccialetti che coprono i lividi.
Di angoscia, d'incertezza,
della botta che è arrivata e degli altri che pretendono la normalità,
da te.
E della voglia di trasformare la paura in qualcosa di propulsivo che a volte non basta,
per essere quello che gli altri vogliono che tu sia, "normale".
L'onda del disastro che ti porta a pensare che è troppo tardi per tutto.
La vita dopo "il mostro" c'è,
esiste.
Ha una voce.
Infondo nulla cambia e tutto cambia.
Ti metti un fondotinta,
un po' di rossetto sulle labbra
ed esci di casa,
come se nulla fosse.
Tutte le persone che sanno di cosa parlo
hanno tutto il mio apprezzamento e la mia tenerezza
e spero che un giorno
sapranno dire con un sorriso:
ho avuto paura, ma mi è passata.
Commenti
Posta un commento