" CI
HO MESSO 17 ANNI A RADDRIZZARE VOSTRA MADRE"..
Questa frase mi rimbomba in testa da giorni, da quando distrattamente, ho sentito queste parole estrapolate da un' intercettazione telefonica del marito dell'ennesima donna uccisa. Uccisa per cosa? Perchè?
Uccisa perchè non si voleva raddrizzare, probabilmente.
Ma raddrizzarla significava riuscire a CASTRARLE L'ANIMA, significava negare agli altri LA SUA VERA NATURA. ADDOMESTICARLA,
PER AVERLA FINALMENTE COME MOGLIE A PROPRIA IMMAGINE E SOMIGLIANZA. SEDARLA, TENERLE CHIUSI I RUBINETTI DELLE EMOZIONI.
Senza permetterle di avere un pensiero diverso, di avere amici che la potessero DEVIARE con la sola idea dell'indipendenza, magari seminando in lei, il sospetto che quello che VOLEVA ESSERE,
non coincideva con quello che DOVEVA ESSERE.
Deviare dalla strada già segnata del suo matrimonio, quella bella torre d'avorio dove le incomprensioni non si potevano vedere dall'esterno, in quelle pareti dove non dovevano trapelare insoddisfazioni, dove si doveva tenere lo sguardo basso ed esclusivo sul caminetto di casa. "DOVERE"..verbo orribile a volte..
E non è solo una questione di POSSESSO questa.
Certo ogni coppia vive in un universo sconosciuto da chi la guarda dall'esterno,
e non sono un giudice ne' un tribunale per giudicare.
Ma mi occupo da tempo di violenza sulle donne, ed è proprio quella psicologica che mi distrugge l'anima. Sono le parole, sono frasi come questa.
E' il pensare che ci sono ancora uomini che ti vogliono manipolare il pensiero,
il cervello, che ti tarpano le ali su un sogno di rinascita, che t'impediscono di guardare e agire fuori dalla finestra di casa tua, che ti lasciano coltivare solo il SUO orticello ma guai, a pensare di coltivare un'idea diversa da quella del monarca..
Ieri una signora al lavoro mi ha riconosciuta e mi ha detto:
"lei è quella femminista che ha scritto quel libro..SIATE LA TEMPESTA!
..quella che parla sempre dei diritti delle donne sul giornale..".
"Già"..ho risposto io.." sono proprio quella donna che incitava le donne a ribellarsi, ad essere pericolose e imprevedibili, a scombinare le carte in tavola, a non rassegnarsi MAI all'abitudine del tornare, del chiudere gli occhi, del chinare il capo e zitte a certe situazioni...e continuerò ad urlare alle mie donne :
CERCATE DI FARE MOLTO CHIASSO, SIATE LA TEMPESTA, NELLA VITA
Questa frase mi rimbomba in testa da giorni, da quando distrattamente, ho sentito queste parole estrapolate da un' intercettazione telefonica del marito dell'ennesima donna uccisa. Uccisa per cosa? Perchè?
Uccisa perchè non si voleva raddrizzare, probabilmente.
Ma raddrizzarla significava riuscire a CASTRARLE L'ANIMA, significava negare agli altri LA SUA VERA NATURA. ADDOMESTICARLA,
PER AVERLA FINALMENTE COME MOGLIE A PROPRIA IMMAGINE E SOMIGLIANZA. SEDARLA, TENERLE CHIUSI I RUBINETTI DELLE EMOZIONI.
Senza permetterle di avere un pensiero diverso, di avere amici che la potessero DEVIARE con la sola idea dell'indipendenza, magari seminando in lei, il sospetto che quello che VOLEVA ESSERE,
non coincideva con quello che DOVEVA ESSERE.
Deviare dalla strada già segnata del suo matrimonio, quella bella torre d'avorio dove le incomprensioni non si potevano vedere dall'esterno, in quelle pareti dove non dovevano trapelare insoddisfazioni, dove si doveva tenere lo sguardo basso ed esclusivo sul caminetto di casa. "DOVERE"..verbo orribile a volte..
E non è solo una questione di POSSESSO questa.
Certo ogni coppia vive in un universo sconosciuto da chi la guarda dall'esterno,
e non sono un giudice ne' un tribunale per giudicare.
Ma mi occupo da tempo di violenza sulle donne, ed è proprio quella psicologica che mi distrugge l'anima. Sono le parole, sono frasi come questa.
E' il pensare che ci sono ancora uomini che ti vogliono manipolare il pensiero,
il cervello, che ti tarpano le ali su un sogno di rinascita, che t'impediscono di guardare e agire fuori dalla finestra di casa tua, che ti lasciano coltivare solo il SUO orticello ma guai, a pensare di coltivare un'idea diversa da quella del monarca..
Ieri una signora al lavoro mi ha riconosciuta e mi ha detto:
"lei è quella femminista che ha scritto quel libro..SIATE LA TEMPESTA!
..quella che parla sempre dei diritti delle donne sul giornale..".
"Già"..ho risposto io.." sono proprio quella donna che incitava le donne a ribellarsi, ad essere pericolose e imprevedibili, a scombinare le carte in tavola, a non rassegnarsi MAI all'abitudine del tornare, del chiudere gli occhi, del chinare il capo e zitte a certe situazioni...e continuerò ad urlare alle mie donne :
CERCATE DI FARE MOLTO CHIASSO, SIATE LA TEMPESTA, NELLA VITA
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