Ho conosciuto OLMO 7 anni fa ad una festa privata.
Non è un uomo, è un mito.
Un supereroe.
Uno che inspira simpatia, risate a crepapelle,
effetti collaterali...
Nell'avvicinarlo la mia linea di condotta
era bell'e tracciata.
Prima tappa:
faccia da culo verso il suo tavolo.
Un sorriso strabiliante mi accoglie.
Seconda tappa:
oramai non ci sono più ostacoli sul mio cammino,
sulla cresta dell'onda di un autoesaltazione senza pari,
in preda alla mia "hubris" mi sono sentita una DEA.
DIANA, la caccia era lì. VAI ROSI VAI!
Terza tappa:
le foto(di rito) gli abbracci(innocenti), la conversazione fluttuante,
e io lì , ipnotizzata e stregata dalla sua ironia.
Solo io e lui tra la folla..
Io un emerita deficiente.
Una senza vergogna.
Poi il mio istinto materno prevale e gli chiedo di Dino, suo figlio.
E improvvisamente il mio ruolo cambia: da DIANA divento GIUNONE.
Ai miei occhi appare un padre che si scioglie come neve al sole
e diventa a sua volta un bambinone tenero, dolce, e l'unica cosa che mi viene da dirgli è:
ma va all'asilo?
Oggi l'ho rivisto a CINE' giornate di cinema estivo a Riccione,
stessi sorrisi,
stesso fare da simpaticone,
stesso uomo semplice e per nulla STAR.
Ecco perchè ci piace!
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