Spesso mi chiedono perchè scrivo.
Anzi, per la precisione, cosa spinge una donna normodotata come me,
a raccogliere dei pensieri e metterli su carta, in questo caso sul Pc.
Non sempre so cosa rispondere, ma poi penso ai miei sogni.
Io volevo essere un libro, da sempre.
Io ho bisogno di scrivere, le donne hanno bisogno di scrivere, e il rapporto tra le donne e la scrittura credo sia stato spiegato bene da Proust.
Infatti ha scritto: un libro è il prodotto di un "io" diverso da quello che manifestiamo nelle nostre abitudini, in società, nei nostri vizi.
E' solo in fondo a noi stessi che possiamo cercare di comprenderlo, questo "io", cercando di ricrearlo dentro di noi.
Bella o brutta che sia, la scrittura delle donne è un cercarsi.
Le donne si cercano dentro di loro, dentro a se stesse, cercano il loro"io" diverso da quello "delle loro abitudini private e pubbliche, e dei loro vizi.
Scrivere è un pò come dire: io non sono esattamente il lavoro che faccio, il mio aspetto fisico, la mia quotidianità, le mie commedie che mi sforzo di recitare.
Io mi ricreo, scrivendo. Mi metto in contatto con la Rosi che solo io conosco.
Si scrive per scappare da quello che si fa, da come si appare, da quello che si dice.
Si scrive per cercare qualcosa di diverso, che sappiamo essere lì, ma che ci sfugge.
Si scrive per raccontare e per raccontarsi, per disobbedire, per non appartenere e per appartenere allo stesso tempo.
Si scrive per dolore, per non assomigliare.
Si scrive per rimanere.
Anzi, per la precisione, cosa spinge una donna normodotata come me,
a raccogliere dei pensieri e metterli su carta, in questo caso sul Pc.
Non sempre so cosa rispondere, ma poi penso ai miei sogni.
Io volevo essere un libro, da sempre.
Io ho bisogno di scrivere, le donne hanno bisogno di scrivere, e il rapporto tra le donne e la scrittura credo sia stato spiegato bene da Proust.
Infatti ha scritto: un libro è il prodotto di un "io" diverso da quello che manifestiamo nelle nostre abitudini, in società, nei nostri vizi.
E' solo in fondo a noi stessi che possiamo cercare di comprenderlo, questo "io", cercando di ricrearlo dentro di noi.
Bella o brutta che sia, la scrittura delle donne è un cercarsi.
Le donne si cercano dentro di loro, dentro a se stesse, cercano il loro"io" diverso da quello "delle loro abitudini private e pubbliche, e dei loro vizi.
Scrivere è un pò come dire: io non sono esattamente il lavoro che faccio, il mio aspetto fisico, la mia quotidianità, le mie commedie che mi sforzo di recitare.
Io mi ricreo, scrivendo. Mi metto in contatto con la Rosi che solo io conosco.
Si scrive per scappare da quello che si fa, da come si appare, da quello che si dice.
Si scrive per cercare qualcosa di diverso, che sappiamo essere lì, ma che ci sfugge.
Si scrive per raccontare e per raccontarsi, per disobbedire, per non appartenere e per appartenere allo stesso tempo.
Si scrive per dolore, per non assomigliare.
Si scrive per rimanere.
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