Mi è stato consigliato un libro "EVA CHIAMA EVA" che leggendolo mi ha fatto un gran bene.
E che vorrei regalare a tutte quelle come me, che hanno dato al loro senso di colpa il certificato di residenza.
Perchè? Perchè è stato scritto da un uomo che sa benissimo come siamo in perenne equilibrio precario,
con i nostri molteplici ruoli.
Che dentro ad una donna ce ne siano 3 è risaputo e anche un pò banale da dire,
come anche dire che cercare di non fare scontrare quel 33% cercando di privilegiare sempre una conciliazione più umana, sarebbe per noi donne l'optimum.
Ma è questo il concetto che io ne ho ricavato dalla lettura del libro, anche se non sono una manager,
anche se la leadership ce l'ho solo su me stessa, anche se mi sento di dire,senza presunzione,
che mi ci sono ritrovata in pieno e mi ritengo una persona fortunata in questo.
Perchè sono nella norma, rientro nella casistica che sguazzando nell'amore di cuore di madre,
di moglie e di figlia sta imparando che può crescere un figlio alla grande anche se vuole lavorare, realizzandosi anche lì,
e ricavarne quell'indipendenza che può fare solo bene alla mia dignità di donna.
Sono quindi un "essere nello standard" , perchè può coltivare la sua relazione amorosa,
può avere verità nelle socializzazioni, può seguire i propri hobby e arrivare comunque da qualche parte.
Ho compreso di essere una donna INTERA, senza annullarmi o sacrificarmi,
rispettando quella che realmente sono, ho capito che non serve schiantarsi una contro l'altra,
ma che è importante "venirci incontro".
Un libro che ami fin dalla strepitosa copertina, un condensato di quello che noi donne siamo.
CHAPEAU!
E che vorrei regalare a tutte quelle come me, che hanno dato al loro senso di colpa il certificato di residenza.
Perchè? Perchè è stato scritto da un uomo che sa benissimo come siamo in perenne equilibrio precario,
con i nostri molteplici ruoli.
Che dentro ad una donna ce ne siano 3 è risaputo e anche un pò banale da dire,
come anche dire che cercare di non fare scontrare quel 33% cercando di privilegiare sempre una conciliazione più umana, sarebbe per noi donne l'optimum.
Ma è questo il concetto che io ne ho ricavato dalla lettura del libro, anche se non sono una manager,
anche se la leadership ce l'ho solo su me stessa, anche se mi sento di dire,senza presunzione,
che mi ci sono ritrovata in pieno e mi ritengo una persona fortunata in questo.
Perchè sono nella norma, rientro nella casistica che sguazzando nell'amore di cuore di madre,
di moglie e di figlia sta imparando che può crescere un figlio alla grande anche se vuole lavorare, realizzandosi anche lì,
e ricavarne quell'indipendenza che può fare solo bene alla mia dignità di donna.
Sono quindi un "essere nello standard" , perchè può coltivare la sua relazione amorosa,
può avere verità nelle socializzazioni, può seguire i propri hobby e arrivare comunque da qualche parte.
Ho compreso di essere una donna INTERA, senza annullarmi o sacrificarmi,
rispettando quella che realmente sono, ho capito che non serve schiantarsi una contro l'altra,
ma che è importante "venirci incontro".
Un libro che ami fin dalla strepitosa copertina, un condensato di quello che noi donne siamo.
CHAPEAU!
Commenti
Posta un commento