Osano e
stupiscono.
Vestiti come delle Rockstar,
fascinosi e talentuosi,
i Maneskin hanno letteralmente fatto impazzire il pubblico di
piazzale Ceccarini a Riccione,
proprio perché sono delle vere Rockstar.
Lo
dimostra il fatto che la previsione di un pubblico di 2000 persone è stata
ampiamente superata: ad occhio almeno 3000 fan scatenati, tenuti a bada
dall’ineccepibile sicurezza.
L’appuntamento
era di quelli imperdibili,
dove il gruppo creatosi nel 2015 e spopolato dopo il
successo di X factor, si è esibito per il primo appuntamento di DeeJay On Ice, l’evento creato per capodanno dal
Comune di Riccione, San Marino Performance, e Radio Deejay, che torna dopo aver
impreziosito l’estate di Riccione con DeeJay On Stage.
Per la mia
generazione,
è un rimando agli anni ‘70-‘80 quando le band straniere,
ci
stupivano con la loro personalità.
Loro, veri e propri
personaggi di tendenza,
propongono uno spettacolo ispirandosi ai mostri sacri
che hanno fatto grande il rock,
personalizzando il tutto, mettendo in scena la
loro follia, il loro talento,
il loro essere “musicisti a tutto tondo”.
Hanno
carisma da vendere i 4, capitanati da un front-man spaziale,
e il fatto
stesso che si travestano,
che assumano un’altra pelle man mano che le canzoni del loro repertorio vengono
cantate dal il pubblico,
tutto assume il significato del divertimento,
del
poter giocare con la gestualità, la voce, l’interpretazione scenica.
Molti i
momenti clou: uno su tutti quando Damiano David, l’istrionico interprete della band,
intona “ Torna a casa”
con una “Marlena”
che è ormai diventata la ballata più cantata e amata di un
anno d’oro per loro ma anche per la musica italiana da esportare.
Tour
in tutte le capitali d’Europa li attendono con numerosi sold out.
Usciti
infatti a fine ottobre per Sony Music con l’album “ Il ballo della
vita” sono in testa alle
classifiche e sembrerebbero intenzionati a restarci per molto.
Oltre a
Damiano, la band è composta da Thomas “ Er Cobra” Raggi, chitarrista di livello, Ethan Torchio, batterista spesso in kimono di
velluto (ma non questa sera) e Victoria De Angelis, basso e unica presenza femminile stilosissima in
camicia rococò.
Il pubblico
stipato davanti al palazzo del Turismo e nelle vie limitrofe, osanna la band
che una dopo l’altra, sciorina tutte le canzoni del loro album oramai entrate
nella testa e nel cuore di almeno 2 generazioni.
Hanno
lavorato tanto per arrivare al successo, che hanno confermato anche a Riccione
in questa performance ad altissima carica ormonale.
La notte di Natale, il prete di Fabriano ha iniziato l’omelia sulle note di “Torna a casa”, interpretando la canzone come il ritorno di Maria Maddalena nel Vangelo, unendo così sacro e profano.
La notte di Natale, il prete di Fabriano ha iniziato l’omelia sulle note di “Torna a casa”, interpretando la canzone come il ritorno di Maria Maddalena nel Vangelo, unendo così sacro e profano.
Presentati
dal miglior assessore al turismo ( Rudy Zerby) che Riccione poteva avere, i Maneskin hanno offerto uno spettacolo
attesissimo senza deludere il pubblico, accorso ad ascoltarli.
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