Ci siamo: 22 giorni e sarà
Natale.
Non so quanto la notizia possa caricarvi di ansia e di aspettative,
ma sappiate che nell’attesa vi toccherà comunque mettere mano al portafogli per fare i canonici regali.
Il clima del periodo più consumistico dell’anno,
vedrà piegati anche i più insofferenti alle convenzioni sociali e
anche il più “bastian contrario” del mondo si dovrà adeguare a questa usanza
e in più dovrà anche fingere che sia pure un gesto del tutto spontaneo.
Ma il regalo non dovrebbe essere frutto di una meditazione profonda,
un qualcosa che parte dal cuore?
Dovrebbe si, ma il più delle volte diventa un obbligo,
un modo per ricambiare favori.
Invidio non poco gli amici maschi che in questo contesto, non hanno le nostre sottigliezze.
E lo dico come accezione positiva.
Noi no, noi poniamo la questione come un problema insormontabile.
Per fortuna esistono così tanti negozi tanto inutili quanto colorati che potranno alleviare ogni caso difficile..
Poi esiste il riciclo, un tipo di arte che però non contempla vuoti di memoria.
Perché se ti capita un dono che avevi fatto tu, un po’ ci rimani male, dai...
È pur vero però che il Natale andrebbe vissuto all’insegna della solidarietà, che basta donare amore, comprensione, carità.
Ma anche quest’anno, sarà più materiale che mai.
Rassegnatevi
Non so quanto la notizia possa caricarvi di ansia e di aspettative,
ma sappiate che nell’attesa vi toccherà comunque mettere mano al portafogli per fare i canonici regali.
Il clima del periodo più consumistico dell’anno,
vedrà piegati anche i più insofferenti alle convenzioni sociali e
anche il più “bastian contrario” del mondo si dovrà adeguare a questa usanza
e in più dovrà anche fingere che sia pure un gesto del tutto spontaneo.
Ma il regalo non dovrebbe essere frutto di una meditazione profonda,
un qualcosa che parte dal cuore?
Dovrebbe si, ma il più delle volte diventa un obbligo,
un modo per ricambiare favori.
Invidio non poco gli amici maschi che in questo contesto, non hanno le nostre sottigliezze.
E lo dico come accezione positiva.
Noi no, noi poniamo la questione come un problema insormontabile.
Per fortuna esistono così tanti negozi tanto inutili quanto colorati che potranno alleviare ogni caso difficile..
Poi esiste il riciclo, un tipo di arte che però non contempla vuoti di memoria.
Perché se ti capita un dono che avevi fatto tu, un po’ ci rimani male, dai...
È pur vero però che il Natale andrebbe vissuto all’insegna della solidarietà, che basta donare amore, comprensione, carità.
Ma anche quest’anno, sarà più materiale che mai.
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