Eh no, non è
vero.
Chi l’ha stabilito che stasera a mezzanotte finirà un anno e ne inizierà
uno nuovo?
Il tempo è lineare perché si devono mettere paletti,
orari, norme
convenzionali, scandire la vita in albe e tramonti?
Il tempo non è una strada,
un gomitolo di lana, un piatto di tagliatelle che può finire.
Il tempo è fluido,
un concetto astratto, uno spazio riempito da quello che viviamo.
A me piace
pensare che gli anni non finiscano,
che le persone stanno con noi per un tempo
che si quantifica in emozioni dense, sensazioni e vicinanza,
ed è innegabile il
fatto
che ogni periodo della mia vita mi abbia cambiata in un continuo scambio
di compromessi, attenzioni, felicità e sorrisi,
senza data di scadenza.
Sicuramente ho trovato anche l’imprevisto che mi ha fatto usare un verbo irregolare,
e non sempre sono riuscita a coniugarlo col tempo che vivevo.
Ma questa è la
vita, questo è vivere,
noi siamo fatti anche di reazioni chimiche,
non solo di
lancette di un orologio.
E se la calendarizzazione
di un anno fosse stata inventata ad arte
per farci rinnovare il bollo auto,
pagare le tasse sulla casa, l’abbonamento alla tv e altri balzelli vari?
Troppo
cinica?
Quindi buona continuazione amici!
Rosalba
Corti
Commenti
Posta un commento