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Daniele Silvestri mia intervista

 

Daniele Silvestri,


salirà sul palco dell’arena della Regina di Cattolica, il 4 settembre con il suo concerto “
La Cosa Giusta Tour 2020”. L’artista romano che calca i palcoscenici dal 1995, è uno dei cantautori più interessanti del panorama italiano.

“Salirò” e “La paranza” sono diventate le sue hit di culto e la sua musica spazia dal cantautorale ad un mix di sonorità diverse. Un artista a cui è sempre piaciuto giocare con le parole, far pensare e divertire il pubblico.

Era “ La cosa giusta”, tornare sul palco?

Ora posso dirlo con certezza che questa era “la cosa giusta”. Pochi mesi fa sembrava un qualcosa di folle, c’erano troppe incertezze. Non sapevo cosa sarebbe realmente accaduto. Però la fiducia, la speranza, la sensazione che la finestra che si era aperta, era quella del “ valere la pena di provarci a costo di sacrifici”, ci ha portato a comprendere ( me e la mia band) che avevamo fatto “ La cosa giusta”.

Una bella sfida.

Un universo di accorgimenti da imparare, da pensare. Un atto di fede e di coraggio che poi è diventata un’occasione troppo importante per lasciarsela sfuggire. Adesso, a metà tour e dopo tante date, posso dire che ne valeva davvero la pena.

E sul palco, tanti musicisti che fanno finalmente“ il loro mestiere”.

Un “vanto”, una fortuna. Far ripartire persone con la quale collaboro da anni un orgoglio personale. Sul palco siamo in 8 musicisti. Ma poi il tour è composto da tante persone che a loro volta, hanno famiglia.

Il pubblico come ha risposto?

Ho molta gratitudine verso di loro, le esperienze collettive di condivisione non erano scontate. C’era paura ma anche voglia e bisogno della musica, del cibo per l’anima.

Il vostro settore ha pagato un prezzo alto, in questo lockdown.

Ed è per questo che aveva senso farlo. Più persone c’erano a lavorare in questo tour insperato, più mi sentivo orgoglioso di non aver lasciato a casa nessuno.

È vero che non c’è  una vera e propria scaletta?

Ogni serata ha un canovaccio ma c’è talmente tanta voglia di suonare e divertirci, che decidiamo al momento. Certo ci saranno i miei brani storici, ma ho una montagna di pezzi, un tesoretto irrinunciabile, quindi posso permettermi di cambiare scaletta ogni sera. E questo grazie anche alla band. Siamo talmente in simbiosi e condividiamo la predisposizione ad essere elastici. La scaletta la fa il paesaggio, quello che succede, lo sguardo del pubblico, la sensazione che mi arriva da quelle sedie contingentate, sanificate, a distanza di sicurezza. Ma con gli occhi del pubblico dentro ai miei.

 

Sorpresa a Cattolica?

Il tour è emotivamente intenso per via dei fatti successi. Le notizie che arrivano possono ridisegnare il nostro immediato futuro e viviamo alla giornata. Ogni sera è diversa perché i luoghi che attraversiamo hanno un loro vissuto particolare e valuto le esperienze che il pubblico ha avuto. Cattolica avrà una scaletta malleabile, non rigorosa e più emotiva.

Rosalba Corti

Posti tutti seduti, numerati e distanziati, biglietti disponibili alla cassa dalle ore 15.00. Inizio concerto ore 21.00.

Info pulp concerti 3290058054 

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