Gran finale domenica 6
settembre alla Corte degli Agostiniani di Rimini per la rassegna “ Le Città
Visibili” con “Capitalismo magico” di e con Lodovico Guenzi e Nicola Borghesi.
Lodo Guenzi, lei ha affermato che “nel dopo
epidemia, gli spettacoli sono diventati una specie di sala d’attesa del
dentista”.
Si deve ripartire dall’idea che la musica come
intrattenimento sia un qualcosa di imprescindibile; un elemento concreto che
migliora la vita delle persone. non un vezzo, ma un mestiere che fa sentire
delle cose al prossimo. Lo spettacolo ti fa incazzare, ti diverte, ti fa
piangere e ballare; i racconti, con la loro possibilità di emozionarti sono la
cosa più preziosa e potente che abbiamo. Nel rispetto delle normative di
sicurezza, dobbiamo cercare di uscire da questo stallo.
“Capitalismo Magico”
riporta al teatro-canzone pensante del grande Gaber.
Sono cresciuto con la scuola milanese,
artisticamente ma prima ancora umanamente. Credo che il vero valore aggiunto di
artisti come loro, fosse instillare il dubbio nelle persone. Riuscire, anche
tramite l’ironia, a far riflettere su alcuni assiomi che diamo per scontati e
questa è una delle possibili grandi vittorie, per chi fa questo mestiere. Un buon modo per dire che nell’esistenza non
ci sono regole che non si possono mettere in discussione. E magari te lo fa
fare strappandoti pure una risata.
“Cimentarmi in cose che non so fare è la mia
attività preferita da sempre”, ha detto.
Vero. Paradossalmente sono qua per fare la cosa che
ho studiato e per cui mi sento “preparato”. Io mi sono diplomato in accademia alla
Nico Pepe di Udine, questo sarebbe il mio “lavoro vero”. Poi appunto, se c’è
una cosa che non sono sicuro di essere in grado di fare ne sono attratto quasi
istintivamente; vedi Sanremo, l’esperienza di xfactor… se mi tremare le gambe,
mi fa stare bene.
“ Il futuro non viene da
sé”, dice il suo complice Nicola Borghesi.
È raro che io non sia d’accordo con Nicola. Ci
siamo conosciuti in accademia e cresciuti insieme. L’ho voluto accanto anche
nei momenti più delicati della mia carriera extra-teatro. Il futuro va
conquistato con i kilometri, le facce stanche, i treni in ritardo, le ore in
furgone che poi sono tutte cose che si riassumono nel desiderio di voler stare
con gli altri. Aggiungo solo non viene se si resta soli, è luogo da frequentare
in compagnia.
Al “Cantiere poetico” di
Santarcangelo, porterete insieme testi di Herzog e Handke.
Un campionato diverso da quello che faccio di
solito. Ci piace sempre mescolare le parole e i pensieri, penso sia il nostro
piccolo modo di omaggiare gli artisti che più ci hanno segnato.
Rimini è una “ città
visibile”?
È una città affascinante e storicamente molto viva
dal punto di vista culturale; questa rassegna riesce a valorizzarne oltre
all’eredità storica una serie di luoghi restituendoli alla vita e alla
collettività e sono felice di parteciparvi. Non c’è niente di più visibile
delle cose invisibili e impalpabili che accadono quando le persone si riuniscono
attorno ad un palco. Penso che sia un segnale bellissimo per tutte le città.
Rosalba Corti
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