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IN VIAGGIO SUL MIO VISO

Prima di andare al lavoro la mia faccia richiede attenzione.
Alzandomi dal letto, passo distrattamente davanti allo specchio per un occhiata di consuetudine,
e lo specchio mi rimanda un 'immagine.
E allora mi domando: di chi è mai quel viso?
Mio forse?
O di una che dormendo non ha potuto combattere l'insediarsi di quelle due rughe lì, in mezzo alla fronte.
Vado in bagno e comincio a studiare le espressioni che dovrò fare con la gente, con le persone che mi chiederanno di questo o di quello.
E metto su un bel sorriso che fa sempre bene, e scopro che quelle due fossette intorno alla mia bocca,
sono il mio marchio di fabbrica, il mio lasciapassare alla giornata che verrà.
E mi sorprendo a piacermi, con la consapevolezza che quella lì, sono sempre io.
Per fortuna.
E allora esco di casa con un pò di fondotinta sulle gote, un occhio acceso dal mascara, un rossetto tenue ma comunque con tutte le carte in regole per aggredire la vita.
Accorgendomi che è bello andare al lavoro, intanto perchè un lavoro ce l'ho,
poi perchè mi da una dignità che anche da struccata, si riflette benissimo sul mio viso.

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