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Non provarci, malattia incurabile.

Credo che sia già stato detto, scritto, vissuto tutto, nei libri,
sull'amore.
Come fare a catturare l'attenzione del lettore quindi?
Reinventandosi forse?
Chiedendo umilmente scusa e andando avanti comunque?
Vorrei poter raccontare la complessità di tante donne
dentro ad una donna sola, missione difficile.
Lo so.
Vorrei non essere la solita banalotta,
e sorprendere chi mi legge, sentire dei : "caspita!"
Vorrei riuscire a sostituire la tragedia di certi percorsi con l'ironia,
vorrei trovare un lieto fine a esseri incompatibili,
vorrei raccontare l'amore che mette a nudo e trascina le persone fuori di se,
vorrei aprire delle porte e trovare degli amori in universi paralleli.
Labirinti in cui uscirne solo con la passione.
Perchè è l'unica spunta propulsiva di cui ora sono dotata
e che mi fa andare lontano.
" Perchè spostarsi?" mi dicono..
"Non stai bene dove stai?"
No, io voglio essere lì, sdraiata su uno scaffale,
magari a prendere la polvere , ma lì.
Me stessa, conseguenze comprese.
Perchè senza la passione e i miei sogni mi sento persa,
perchè negli anni cresce l'illusione di capire tutto.
Invece.
I dubbi, le fragilità vengono fuori a farmi capire che mi devo ascoltare,
coltivare la mia passione,sorprendere me stessa anche,
e raccontare di donne come me,
che sono se stesse senza vergognarsi di esserlo.
Scrivere per far volare le donne via con il cuore.
Ma anche gli uomini.
Missione impossibile?
Io ci voglio provare, sto scrivendo di me.
E credetemi,
non esistono malattie incurabili,
la delusione è una malattia incurabile,
il pensiero negativo è una malattia incurabile,
il NON PROVARCI è una malattia incurabile.
E come diceva la grande ALDA MERINI,
mi voglio perdonare per aver creduto di non essere
ABBASTANZA.

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