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Bambini della Turci, canzone superba

Quando ho scritto il mio libro "Le donne l'han sempre saputo",
un capitolo era dedicato alla canzone "Bambini" della Turci.
Poi l'editore decise di tagliarlo..
Non era in linea con l'ironia del libro.
Non potevo scrivere qualcosa d'ironico su un tema così tenero.
A distanza di anni mi sento di definirla una perla,
e dire che è una canzone "superba" sia un po' renderle giustizia.
Quando uscì nel 89', non ero ancora madre,
ero una ragazza superficiale, anche un po' rozza e non avevo ancora appreso,
cosa potesse significare "far delle bene".
Ricordo che ascoltai la canzone alla tv, forse era un Sanremo,
e capii che quella era un testo che avrebbe fatto strada,
che sarebbe andato lontano.
E andai lontano anch'io, da quella me stessa che ero.
Infatti mi commosse tantissimo, e oltre alla forza con cui era interpretato,
mi prese il cuore il suo incedere, le sue parole toccanti,
e concepii una decisione che mi avrebbe cambiato un po' la vita,
dandogli un altro senso.
Quello della solidarietà, quello del fare, senza avere niente in cambio,
se non un sorriso di un bambino che non conoscevo.
Divenni madre a distanza di BICROMIT del Bangladesh.
Ora si è laureato,
e quando mi arrivano sue notizie con quel "dear mamma Rosi",
mi commuovo e ringrazio quella canzone

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