Passa ai contenuti principali

Il coraggio della natura

Da piccola sono rimasta traumatizzata da un volatile.
Abitavo in montagna, alta montagna,
e avevo le galline.
Un nibbio in picchiata mi ha beccato il collo.
Da allora i volatili mi fanno impressione,
ci sto lontana, mi mettono ansia,
tremo, sudo e vivo situazioni ingombranti.
Se qualcuno vuole uccidermi,
è sufficiente
che mi rinchiuda in un pollaio.
Ebbene tutto questo fino a pochi giorni fa.
Alla soglia dei 54, mi è passata.

Ho affrontato la mia paura osservando questo esemplare della natura.
Mi sono fermata e sono rimasta immobile, ho respirato e l'ho guardato negli occhi.
Era perfetto, dai colori pastello, con quel becco giallo ad accogliermi.
Siamo rimasti lì, io e lui come in una sfida all'ok corral..
Un respiro tra noi, un battito d'ali.
Con un codice segreto ci siamo decifrati.
Affrontare la distanza millimetrica tra noi, è stato come assecondare una paura,
cercare di superarla.
Voi non ci crederete, ma mi ha restituito il coraggio.

Commenti

Post popolari in questo blog

Sandro Veronesi intervista al due volte PREMIO STREGA

  Lo scrittore pluripremiato Sandro Veronesi, parteciperà all’Ulisse Fest   ( il festival del viaggio organizzato da Lonely Planet) sabato 29 agosto alle ore 18, in piazza Cavour a Rimini. Intervistato da Stefano Petrocchi,   presidente della fondazione Bellonci, il grande scrittore già due volte Premio Strega, incontrerà il pubblico romagnolo accompagnato dal frullare delle ali del suo colibrì, il resiliente uccellino che ispira il suo ultimo romanzo. “ Il Colibrì” ( Nave di Teseo) ha vinto il Premio Strega 2020, l’autore ha bissato così il successo del 2007 già ottenuto con “ Caos Calmo”. Sandro Veronesi all’Ulisse Fest. Il tema del viaggio l’affascina? Io paragono il viaggio al “bigiare la scuola”. Non sai chi puoi incontrare, cosa ti può succedere. Non cambiamento ma piuttosto uscita, “uscire dal ruolo” provando l’emozione di tutto quello che succede al di fuori. Però il protagonista del suo Colibrì, Marco, sbatte le ali ma per riuscire a stare fermo, per rimane...

Gerry Scotti e il SUDOMBELICO

Oggi parlavo con le mie colleghe cassiere, su quale personaggio vip si concentrano, quando hanno voglia di fantasticare e far salire l'ormone. La Rubi si sa che adora Bova e ha ogni possibile foto appesa sull'armadietto, la Giangi adora Zerby dice che "gli fa sangue",io, è risaputo il LIGA per tutta la vita, vanno per la maggiore i Garko, e i Cloney.. ma quella che mi ha spiazzata è stata la ELI. Lei vorrebbe una notte con Gerry Scotti. Vorrebbe essere sdraiata da lui, coccolata, lisciata, e poi lasciarle fare tutto quello che vuole, col la sua fantasia. Beh io lo vedo un po' come un fratello maggiore, e sinceramente non m'inspira altro che gentilezza, carezze e dolcezza. Doti fuori dal comune, che in quel contesto, probabilmente, contano più di un pettorale scolpito.

L'amore non dovrebbe ammettere sottotitoli.

Una piccola falla all'interno del sistema. Una sola piccola falla, una piccola scrostatura, quasi invisibile, impercettibile, eppure c'è. Si toglie un pezzettino di vernice e dietro c'è la ruggine. Accade così, per caso, ci si allontana con frasi a metà, sguardi mancati, parole pronunciate capibili solo con sottotitoli. Senza mai dire: a che punto siamo? E si è già dall'altro lato della strada.