Conosciamo bene, noi donne, il nostro piacere, il confine tra
il desiderio e l’abuso, il significato della parola libertà e la costrizione
della violenza.
Nina è una giovane donna che si è sottratta alle regole di un
gioco
( sporco ) rompendo un contratto sociale basato sulla connivenza, l’omertà e il silenzio. E Nina, la protagonista di un bellissimo film dal titolo NOME DI DONNA,
interpretato da una convincente Cristiana Capotondi,
potrebbe anche essere la firmataria di una lettera manifesto,
messo nero su bianco da 124 operatrici del settore cinema.
( sporco ) rompendo un contratto sociale basato sulla connivenza, l’omertà e il silenzio. E Nina, la protagonista di un bellissimo film dal titolo NOME DI DONNA,
interpretato da una convincente Cristiana Capotondi,
potrebbe anche essere la firmataria di una lettera manifesto,
messo nero su bianco da 124 operatrici del settore cinema.
Dissenso comune è un
testo che non vuole puntare il dito contro un singolo 'molestatore' ma l'intero
sistema di potere.
Trasversalmente le donne vengono colpite da questo sistema e la molestia sessuale, non ha niente a che fare con il “gioco della seduzione”. Questo sia chiaro.
Dopo il caso Weinstein, che ha rimesso in discussione i privilegi, la dominazione e i crimini sessisti, anche il cinema italiano si è fermato ed interrogato.
Comprendendo che non è più tempo di tollerare, giustificare, accettare l’abuso, solo per il semplice fatto che esiste.
Nina è tante donne, che lavora in tanti settori, che è fedele ad una scelta etica di fondo che la porta a fare dell’onestà, soprattutto con se stessa, un imperativo irrinunciabile.
Trasversalmente le donne vengono colpite da questo sistema e la molestia sessuale, non ha niente a che fare con il “gioco della seduzione”. Questo sia chiaro.
Dopo il caso Weinstein, che ha rimesso in discussione i privilegi, la dominazione e i crimini sessisti, anche il cinema italiano si è fermato ed interrogato.
Comprendendo che non è più tempo di tollerare, giustificare, accettare l’abuso, solo per il semplice fatto che esiste.
Nina è tante donne, che lavora in tanti settori, che è fedele ad una scelta etica di fondo che la porta a fare dell’onestà, soprattutto con se stessa, un imperativo irrinunciabile.
Ora sta all’uomo, fare la propria parte e rispettare la scelta
di Nina. Che ripeto: è tutte noi.
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