Grazie alla Dandini ho riscoperto il divano.
Elogio questa donna, come si definisce lei, DIFETTOSA.
Nel suo libro "GRAZIE PER QUELLA VOLTA", io mi ci sono ritrovata in pieno.
Un libro perfetto nella sua imperfezione.
Io che con un imperativo: SIATE LA TEMPESTA! invitavo le donne a
"FARE OLTRE IL FARE", ora mi sento di indossare il ruolo della carente,
dell'incompiuta, dell'imperfetta, della danneggiata di una, diciamo così,
un po' malfatta.
Di quella che ama sprofondare sul suo divano, con una tazza di te' in mano.
Anch'io a volte piango senza ritegno, abbandono la palestra e l'autoreggente,
e mi rivelo per quella che sono.
Una donna fragile che si difende con l'autoironia.
Che è come tante altre, con l'armadio pieno di vestiti neri,
la crema anti cellulite sul comodino, quella telefonata da fare ancora in sospeso.
Con tanti si pronunciati a vanvera, e tanti no nascosti altrove.
Una che ha rivalutato il tempo regalato dagli imprevisti che la vita ti pone davanti,
su un bel divano, nell'attesa di diventare perfetta.
Elogio questa donna, come si definisce lei, DIFETTOSA.
Nel suo libro "GRAZIE PER QUELLA VOLTA", io mi ci sono ritrovata in pieno.
Un libro perfetto nella sua imperfezione.
Io che con un imperativo: SIATE LA TEMPESTA! invitavo le donne a
"FARE OLTRE IL FARE", ora mi sento di indossare il ruolo della carente,
dell'incompiuta, dell'imperfetta, della danneggiata di una, diciamo così,
un po' malfatta.
Di quella che ama sprofondare sul suo divano, con una tazza di te' in mano.
Anch'io a volte piango senza ritegno, abbandono la palestra e l'autoreggente,
e mi rivelo per quella che sono.
Una donna fragile che si difende con l'autoironia.
Che è come tante altre, con l'armadio pieno di vestiti neri,
la crema anti cellulite sul comodino, quella telefonata da fare ancora in sospeso.
Con tanti si pronunciati a vanvera, e tanti no nascosti altrove.
Una che ha rivalutato il tempo regalato dagli imprevisti che la vita ti pone davanti,
su un bel divano, nell'attesa di diventare perfetta.
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