Tra gli uomini famosi che ammiro, c'è SOCRATE.
Qui in ROMAGNA si direbbe che non era un "pàtaca".
Un grande pensatore, un uomo impavido.
Quello che avrei voluto essere io.
Certo, ammetto di aver fatto qualche pensata discretamente profonda,
limitata però al mio ruolo di cassiera-scrittrice fai da te.
E soprattutto in linea all'universo femminile.
In realtà quello che invidio a SOCRATE, è il coraggio di fronte alla morte.
Lui rimase fedele ai suoi principi e mai li rinnegò.
Io non lo so se sarei così impavida, anzi penso che davanti ad una condanna definitiva, sarei capace di vendere l'anima al diavolo pur di salvarmi.
Ho un istinto di conservazione notevole, lo ammetto.
Ammetterei mentendo,di essere allergica alla cicuta.
Lo scrittore pluripremiato Sandro Veronesi, parteciperà all’Ulisse Fest ( il festival del viaggio organizzato da Lonely Planet) sabato 29 agosto alle ore 18, in piazza Cavour a Rimini. Intervistato da Stefano Petrocchi, presidente della fondazione Bellonci, il grande scrittore già due volte Premio Strega, incontrerà il pubblico romagnolo accompagnato dal frullare delle ali del suo colibrì, il resiliente uccellino che ispira il suo ultimo romanzo. “ Il Colibrì” ( Nave di Teseo) ha vinto il Premio Strega 2020, l’autore ha bissato così il successo del 2007 già ottenuto con “ Caos Calmo”. Sandro Veronesi all’Ulisse Fest. Il tema del viaggio l’affascina? Io paragono il viaggio al “bigiare la scuola”. Non sai chi puoi incontrare, cosa ti può succedere. Non cambiamento ma piuttosto uscita, “uscire dal ruolo” provando l’emozione di tutto quello che succede al di fuori. Però il protagonista del suo Colibrì, Marco, sbatte le ali ma per riuscire a stare fermo, per rimane...
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